Lavorare viaggiando, come fare?
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Tutto è partito da qui, per me, da questa domanda.
Non voglio fare la nomade digitale perché per me avere un posto dove tornare, una casa, è parte essenziale del piacere di viaggiare. Però durante la pandemia mi sono resa conto con esasperante certezza del fatto che la mia vita è troppo sedentaria, per me. Adoro lavorare come imprenditrice digitale e Life Coach Spirituale, ma ho bisogno e voglia di muovermi di più. Tutto questo tempo da ferma, seduta, tra quattro mura, non fa per me; mi snatura e mi fa venire vari dolori su vari livelli.
E allora cambio 🙂 Mi metto in viaggio, prima di tutto interiormente.
Per iniziare mi sono chiesta quali margini di crescita personale ed evoluzione spirituale questa situazione mi offre.
Le risposte che mi sono data sono varie:
- posso studiare e imparare il video-editing;
- incrementare la mia attività di influencer;
- migliorare le mie capacità di leadership;
- divertirmi di più;
- vendere più facilmente;
- progredire nel networking e attraverso di esso.
Per dirne alcune.
Master Business è stato il primo strumento operativo che ho individuato
La mia attività di Life Coach Spirituale e Sex Coach è la mia base sicura ed è perfetta, per lavorare viaggiando. Posso svolgerla da dovunque, mi basta avere uno smartphone, un PC e la linea internet e sono libera e autonoma da qualsiasi luogo. Master Business, però, aveva proprio bisogno di me, che è diverso. Ho guardato il mio team, l’azienda, la community, e mi sono resa conto del fatto che, concedendo loro un solo weekend di attenzione e dedizione totali, mi sarei potuta rendere utile in una misura entusiasmante! Perseguendo comunque i miei obiettivi personali, contemporaneamente. Come può essere più meraviglioso di così? 😀
Allora l’ho fatto.
Ho organizzato un viaggio di due giorni; ho coinvolto il mio sponsor e mi sono messa in pari dal punto di vista tecnico – spazio nella memoria dello smartphone per registrare, sticky-selfie, etc. Avrei approfittato dell’occasione per esercitarmi nel video-editing e in qualche timido esperimento di vlogging – per ora solo nel mio IGTV, seguimi per vedere cosa sto combinando, mi trovi come @mercantedestasi.
Abbiamo organizzato un pranzo con una potenziale nuova collaboratrice a Milano. Il pomeriggio abbiamo partecipato all’evento mondiale di Master Business che, in questo periodo, facciamo una volta al mese. Per le 18 eravamo a Torino; il mio sponsor veniva intervistato e poi via a cena, con un altro nuovo partner e la sua compagna!
Il tutto conoscendo persone straordinarie e divertendoci in una misura tale che da soli a casa, secondo me, è altamente improbabile.
L’abbraccio forte e la vita affettiva sono sempre il regalo inaspettato più bello
Ogni volta che mi lancio in un’avventura del genere – l’ho fatto spesso, in realtà, nel corso della vita – sono spinta, per l’appunto, dalla voglia di avventura. Fare la valigia, partire, andare; mettersi in movimento, vedere il paesaggio cambiare e scorrere, intorno, fuori dalla macchina. Sentire ogni progresso agevolato, velocizzato, fluidificato, dal puro accettare di spostarsi; di viaggiare anche dentro, oltre che fuori. Tutto ciò mi esalta e fa respirare.
Poi però, puntualmente, anche se io me ne ero scordata, non ci avevo pensato, arriva questo che chiamo abbraccio forte. La gioia di condividere; l’intimità che aumenta, con certe persone; il potere infinito del guardarsi negli occhi, del toccarsi, del sentire da vicino l’odore e l’energia degli altri. E le mille inaspettate magie, i regali, tutto quel “di più” terribilmente affettivo, che non avevo per niente considerato e mi travolge, mi sorprende, mi fa ricordare cosa conta di più nella vita.
Per sentire anche tu almeno un po’ le emozioni che ho provato, vai su Instagram, seguimi e poi entra nel mio IGTV. Nella serie “Gironzolando” troverai anche il video MBA Road Trip. Guarda quello; poi aspetto il tuo commento sotto 🙂
Questo articolo, invece, mi piace chiuderlo con una citazione di Giorgio Gaber, che guarda caso ho intercettato proprio stamattina, prima di mettermi a scrivere nel blog:
L’appartenenza non è lo sforzo di un civile stare insieme, e non è il conforto di un normale voler bene. E’ quel vigore che si sente se fai parte di qualcosa che in sé travolge ogni egoismo personale, con quell’aria più vitale, che è davvero contagiosa.
Un abbraccio forte anche a te, con il sincero augurio di poter sperimentare anche tu, a modo tuo e con le persone e le attività che più ti corrispondono, tutte le sensazioni ed emozioni che ti ho raccontato.
Ilaria Cusano
PS. In questo sito trovi le mie attività dei primi 7 anni da Coach online (e imprenditrice digitale) – dal 2015 al 2021. Tutte le più nuove e performanti create a partire da fine 2021, invece, sono nel nuovo sito: www.ilariacusanoacademy.com Ci vediamo di là!