
Blog Novel – 31ª puntata
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La prima direzione a cui rivolgersi era l’est: il principio. Il luogo in cui chiedersi qual è il contributo che si può offrire alla comunità, in che modo la si può servire e ottenere così nutrimento da lei. Qui avviene la focalizzazione dell’intento iniziale, da cui poi si sviluppano la pazienza e la tenacia necessarie perché lo si possa portare avanti nel tempo.
Dalla ruota di medicina al project design: dopo l’inizio, ogni spicchio è un messaggio
Successivamente si passava al sud-est, alla cosiddetta “tenda della pace”. Qui si sonda la natura della propria scelta. Ci si assicura di essere in pace con essa e si scopre se di dispone dell’energia sufficiente per sentirsi motivati, vitali ed entusiasti nel work in progress. Portare a compimento un progetto richiede molto lavoro.
È importante avere uno stimolo profondo, autentico e gagliardo, altrimenti la scelta non produrrà i risultati sperati. In questo luogo è fondamentale testare anche la risposta della propria coscienza di fronte alla decisione presa. [inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=”null”]I nostri valori sanno essere assai più potenti di quel che pensiamo, nel determinare il successo o meno di un’iniziativa[/inlinetweet]. Se ciò per cui ci mobilitiamo li contrasta, potremo star certi che a un certo punto del cammino ci auto-saboteremo, per impedirci di muoverci… contro noi stessi!
È basilare sentirsi a posto con la coscienza quando si sceglie una direzione. Non per moralità; per assicurarci la maggiore probabilità possibile di raggiungere il successo, cioè realizzare ciò che si sogna.
Poi si passava alla “tenda della guerra”, il sud. Territorio in cui si comincia a mettere a punto una strategia attraverso cui attivarsi per concretizzare il risultato.
Il guerriero interiore fa esattamente questo: è la parte di noi più vitale, passionale, dinamica, entusiasta, attiva e volenterosa. Taglia via tutto ciò che si frappone tra sé e la propria vittoria. Lascia sopravvivere solo ciò che serve, che è essenziale e in linea con la meta scelta, senza pietà né sentimentalismi. Ne va della propria missione di vita!
Passati gli esami di intenzione e azione, iniziano ad attivarsi i superpoteri!
Il passo seguente è il sud-ovest, “tenda dei profeti e dei visionari”.
Qui la magia delle sincronicità si aggiunge alla mobilitazione strategica delle energie individuali.
Si tratta dello spazio in cui si chiamano all’appello le proprie visioni e l’immaginazione. Non quelle sorte dallo sforzo cosciente della concentrazione. Quelle che nascono spontaneamente con l’entusiasmo, quando iniziamo a sognare a occhi aperti come sarebbe bello se ottenessimo ciò che desideriamo.
Può sembrare solo un’abitudine fanciullesca, ma non si limita a questo. E’ anche l’arte di lasciarsi guidare dall’ignoto del mistero, di lasciarsi andare alle intuizioni permettendo che l’io che ci aspetta nel futuro ci guidi verso di sé con naturalezza e facilità. Il tempo non esiste, ricordiamocelo, quindi il fatto che io, in un insondabile futuro, sia già realizzata è parecchio più verosimile di quel che pensiamo.
Le visioni ci rivelano realtà forse bizzarre ma che hanno un loro spessore e fondo di verità. Al libero arbitrio l’ardua sentenza: sono abbastanza forte e fiduciosa da dar loro credito, o lascerò vincere la paura, la pigrizia o la viltà?
Andando avanti troviamo l’ovest, “tenda delle donne”.
Siamo nel luogo dei sogni, dove abbiamo l’opportunità di accedere ai nostri sentimenti riguardo alle nostre scelte, sentimenti che hanno un loro potere e una loro energia decisivi.
C’è chi lavora solo con serietà ed efficienza e chi lo fa anche col cuore, con la pancia e con l’anima; c’è una bella differenza, non solo nella qualità della vita dell’individuo in questione, ma anche nel frutto del suo lavoro e nella sua professionalità.
I sogni ci rivelano questo: cosa proviamo rispetto alla professione che abbiamo deciso di intraprendere, al progetto per cui ci stiamo spendendo e agli intenti che stiamo alimentando?
Se l’inconscio risponde positivamente, con degli stati d’animo e un lato irrazionale concordi, nulla potrà ostacolare il nostro cammino. Diversamente, anche se i nostri piani sembrano poter risollevare le sorti dell’umanità intera, non incontreranno il successo e lo splendore, poiché non saranno in sintonia con la nostra essenza più intima e profonda.
Ilaria Cusano
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