Blog Novel 36

Blog Novel – 36ª puntata

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I risultati dei test che descrivevano le donne partecipanti al percorso, dal punto di vista professionale, erano stati stimolanti e illuminanti per tutte. Avevano contribuito a creare molta più chiarezza, consapevolezza, sicurezza e anche autostima rispetto al proprio potenziale.
Ora ognuna aveva individuato un territorio ben preciso e dai confini abbastanza definiti: il contributo che, per natura, senza sforzi né fatiche, ogni donna aveva da donare a un gruppo, non solo nell’ambito del ciclo di seminari, ma in generale nella comunità e nella società.

Criticità e limiti

Era arrivato il momento della riunione. Maria pensava fosse fondamentale mettere il gruppo di fronte alle criticità del progetto comune e ai limiti che il lavoro stava incontrando.

Questo è un passaggio fondamentale: [inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=””]nessuno può sperare di concretizzare e realizzarsi nella vita, se non supera la prova delle criticità e dei limiti[/inlinetweet].
Tra l’altro, si può spezzare una lancia a favore dei limiti. Se ne parla spesso in termini negativi, eppure si sa che la differenza tra un pazzo e un genio, tra un sognatore e un innovatore, sta nei risultati. E i risultati sono dati
– dal saper fare i conti con le risorse a disposizione, e
– dalla capacità di far sì che esse fruttino al massimo.

“Non ci sono abbastanza soldi”: falso!

Le risorse, oltre a poter essere considerate carenti, insufficienti, inadeguate e via dicendo, mobilitando tutto il pessimismo più oscuro di cui Madre Natura ci ha fatto dono, si possono guardare anche con altri occhi: si può scoprire un punto di vista diverso, secondo cui ciò di cui disponiamo è giusto e perfetto per noi, in base a ciò che onestamente siamo capaci di gestire.
In quanto tale, il preciso bagaglio di risorse (materiali, umane e competenze) che noi abbiamo, sarà esattamente ciò che andrà a disegnare la particolare e originale identità della nostra realizzazione personale.
Per esempio, chi dispone di meno denaro, quando avvia un progetto, solitamente diventa molto più abile nelle capacità relazionali di colui/colei a cui basta pagare per ottenere qualsiasi cosa.

La verità è questa: quando noi ci teniamo veramente e dal profondo a dare una forma concreta a un sogno, a un desiderio o a una visione, siamo sicure al cento per cento di poter trovare il modo di farlo; anche se abbiamo delle paure, delle incapacità e dei dubbi, in fondo al cuore sappiamo bene che [inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=””]una via praticabile c’è sempre[/inlinetweet].
La motivazione consiste proprio in questo.

La reale eventualità del fallimento

[inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=”null”]La vita ci impedisce di realizzare solo quei progetti per il cui fallimento, in fondo, possiamo essere grate noi per prime[/inlinetweet] 🙂

Abbiamo sempre delle risorse a disposizione: quando non ci sono spazi, denaro o macchinari, ci sono relazioni, forza lavoro e competenze; quando anche le relazioni, la forza lavoro e le competenze scarseggiano, possiamo contare sull’entusiasmo, il vigore e la buona volontà.
Spesso basta guardarsi dentro, e intorno, con occhi nuovi, perché emergano delle possibilità che, con addosso la pesantezza del vecchiume e del ristagno, semplicemente non possiamo essere in grado di cogliere.

Per questo le criticità sono importanti: perché ci aiutano a indirizzare i nostri intenti e tutte le energie che, in qualsiasi forma, abbiamo a disposizione, verso mete più precise e ben focalizzate.
E [inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=”null”]chissà che non siano proprio le limitazioni a indicarci la via migliore per la nostra realizzazione[/inlinetweet] 😉

Ilaria Cusano

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