
Blog Novel – 38ª puntata
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Dalla seconda criticità si transitava direttamente alla terza: come si pensava di guadagnare esattamente, organizzando questa giornata?
Maria, sin dall’inizio, era stata molto chiara su un punto: [inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=””]il valore non è solo economico[/inlinetweet].
Denaro, economie e valori
Dietro a uno dei simboli più divinizzati in assoluto, nella società contemporanea (la moneta), c’è sempre dell’altro.
Il denaro è simbolico, per l’appunto; nasce così, come mezzo per uno scambio di valore tra le persone, e sottende qualcos’altro, di più profondo e umano:
– la soddisfazione dei bisogni,
– la gratificazione,
– la trasmissione di saperi,
– il riconoscimento dei talenti,
– la possibilità di dare e ricevere amore e nutrimento, per qualsiasi sfera della vita,
– la gioia di esprimere la propria creatività,
– il riscatto familiare,
e molti altri traguardi che, per noi esseri umani, assumono un significato che va parecchio al di là del puro e semplice guadagnare.
Valore e valori
Per poter penetrare nel senso autentico e profondo del valore economico, che si sta cercando e che, allo stesso tempo, si è disposti a offrire alla comunità, bisogna comprendere a fondo come il valore si
– crea,
– si mantiene,
– si RI-crea, innovando e migliorando,
– e si comunica, per offrirlo, per metterlo in circolazione.
Capita, per esempio, che quando una persona si rende conto di anelare al riconoscimento da parte dei propri cari, nel momento in cui riesce a ottenere da essi una serie di ringraziamenti per la sua dedizione costante e per il suo merito, lei cominci a PERCEPIRE molto meno l’esigenza di guadagnare di più: ha ricevuto il valore che cercava in un’altra forma, e dentro le nasce una percezione della ricchezza di cui dispone diversa da quel che si aspettava, ma comunque soddisfacente e sufficiente per stare bene, per essere soddisfatta e felice.
Allo stesso modo, succede che, nel momento in cui [inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=”null”]prendiamo coscienza del fatto che usiamo il denaro per comunicare l’amore[/inlinetweet], magicamente iniziamo a guadagnare molto di più – come se la stessa intelligenza della vita rispondesse alla nostra consapevolezza e all’intento di voler mettere a disposizione della collettività un nutrimento prezioso, maggiore e costante.
Se ti fermi a rifletterci bene – probabilmente l’avrai già fatto, altre volte – non è una cosa tanto miracolosa: noi siamo abituati a concepirci in termini di individui, ma in realtà siamo anche un’unica specie! Il potentissimo istinto che ci lega fa sì che, tra tutto ciò che noi mettiamo in campo, ricevano sempre più spazio quelle azioni e modalità che promuovono la sopravvivenza e il benessere della specie intera, e che progressivamente si trasformino o estinguano tutte quelle che, invece, li ostacolano o mettono a repentaglio.
La solidarietà fa parte del primo gruppo; la speculazione, secondo me, del secondo.
Monetizziamo? Sì o no? Dipende dal REALE valore sottostante
Ora, tutte le partecipanti al ciclo dei quattro seminari avevano manifestato l’esigenza o il desiderio di incrementare le proprie entrate; alcune avevano espresso questa necessità al primo incontro, altre al secondo, ma sostanzialmente tutte sentivano questa carenza nella propria vita, ed erano determinate ad attivarsi per rimediare.
Ragion per cui era importante che loro si domandassero questo: per la giornata in programma, per cosa esattamente sarebbero potuti entrare dei soldi?
Qual era il valore reale, per cui le persone sarebbero state effettivamente disposte a corrispondere una somma di denaro?
Come sarebbero state suddivise le entrate?
I partecipanti all’iniziativa avrebbero dato un contributo all’ingresso, oppure avrebbero potuto godere dei banchetti gratuitamente, mentre per i laboratori avrebbero dovuto corrispondere una quota?
Volevano prevedere dei prezzi facilitati, per qualche fascia in particolare?
Se sì, per quale/i?
Una serie di domande che bisognava considerare con attenzione e scrupolosità: ognuna richiedeva delle decisioni, da prendersi di comune accordo.
Ilaria Cusano
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