
Cambiare vita: il valore del femminile per Maria (Blog Novel 55ª puntata)
Il ciclo dei seminari era finito e Maria si sentiva piacevolmente svuotata ed eccitata. Sapeva che più che una fine era un inizio, non solo per ognuna delle donne che aveva partecipato, ma anche per lei.
La mattina immediatamente successiva all’ultimo seminario, quella del 10 ottobre, ricevette la telefonata di una donna di nome Sofia, sociologa come Maria e counselor di professione. Gentilissimamente si presentò, e poi le chiese se fosse disponibile a trovare insieme a lei una soluzione, relativamente al suo percorso Il valore del femminile.
Sofia aveva dato vita a un’associazione che portava esattamente lo stesso nome, e pensava che utilizzando le medesime parole si rischiasse di creare confusione nella comunicazione.
Questa donna abitava a soli trenta chilometri da Maria!
Sofia continuava a ripetere che non era una questione di competizione, ma solo di evitare che nella comunicazione le cose si sovrapponessero. A dirle che anche lei faceva un lavoro simile al suo, e via dicendo.
A Maria veniva da ridere, e gli occhi le brillavano per la tenerezza e la magia di ciò che stava avvenendo!
Quando ti trovi a cambiare vita, nota i segnali delle sincronicità
Le rispose che non solo era disponibilissima a cambiare il nome del suo percorso – il quale tra l’altro, la rassicurò, era finito proprio il giorno prima, quindi il problema già non sussisteva più. Ma la invitò a conoscersi e a prendere in seria considerazione l’eventualità di collaborare.
In fondo avevano avuto la stessa idea nello stesso periodo e nel medesimo territorio! Una sincronicità da non lasciarsi sfuggire!
Sofia fu felice dell’atteggiamento di Maria. Rimasero d’accordo per sentirsi di nuovo il lunedì seguente e darsi un appuntamento per la settimana successiva.
Maria era curiosissima di conoscere questa Sofia e di scoprire cosa sarebbe potuto nascere dal loro incontro!
La stessa mattina, il 10 ottobre, la contattò anche Melissa, la giovane donna con cui stava collaborando a Bologna per l’organizzazione di un seminario insieme. Lei si sarebbe occupata della preparazione tramite lo yoga e Maria avrebbe proseguito con la parte di life-coaching.
Definirono insieme gli ultimi dettagli riguardanti la location. Venne fuori che la migliore per conformazione, mezzi pubblici e prezzi era quella sita in Via Matilde di Canossa!
Consiglio vivamente a tutte le donne che stanno leggendo questo blog-novel di raccogliere informazioni serie su questa figura, fondamentale nella storia dell’Italia al principio dello scorso millennio.
Per Maria era un segnale formidabile!
Per cambiare vita devi saper morire e poi rinascere, consapevole che la morte non esiste
La settimana successiva Maria e Sofia si incontrarono.
Si trovarono immediatamente bene insieme, scoprirono di avere diversi interessi e amicizie in comune, e si sentirono sorelle nel giro di pochi giorni!
Pochi minuti dopo aver salutato Sofia, Maria ricevette la qualifica di progettista europea, a conclusione con successo del master a cui aveva dedicato l’intera estate e gran parte dei suoi risparmi. In quella stessa settimana, Maria e suo marito presero la decisione difficile ma necessaria di chiudere definitivamente l’associazione che avevano fondato.
La dedizione al gruppo, alla comunità e alla collettività, che sette anni prima si era configurata come unica speranza di Maria per risvegliare nel suo cuore e nella sua coscienza le scintille della fratellanza, della solidarietà, della complicità, dell’unione, della reciprocità e della comunione, era divenuta una gabbia. Stava impedendo a lei e a suo marito di realizzarsi, tanto come individui quanto come coppia. Aveva creato in loro e nella loro cerchia di affezionati una serie di false priorità, di pressioni e di pesantezze che desideravano estirpare alla radice.
[inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=””]Una struttura deve facilitare la vita delle persone e dei gruppi, non renderla più difficile, faticosa e insostenibile[/inlinetweet]. Quando essa produce quest’ultimo effetto è bene che muoia, onde trasformarsi in qualcosa di più fecondo e benefico.
Le relazioni, le collaborazioni e i progetti che hanno una radice forte e vera sopravvivono sempre
Non c’è da aver paura. Anzi, risorgono dalle ceneri più saldi e vivaci che mai.
Maria sentiva l’urgenza di occuparsi del proprio nutrimento, più che mai madre di se stessa. Desiderava seguire il suo flusso interiore con coraggio e fiducia. Vivere i nuovi archetipi che la chiamavano. Scoprire nuove terre e riprendere il suo viaggio verso l’orizzonte.
Un grande ciclo si chiudeva facendo spazio all’alba di uno nuovo, e Maria percepiva la vita pulsarle dentro, intensa ed emozionante come sempre.
Dopo pochi giorni, nacque l’idea di questo blog-novel, e in poche settimane fu scritto e corretto, pronto per la pubblicazione.
Un’altra coincidenza carina che capitò a Maria in quel periodo riguardava una sua amica di vecchia data che non vedeva da anni.
Durante i mesi del percorso con le donne, nella sua vita, tornarono diverse persone del passato. In parte in modo naturale, in parte perché lei stessa alimentò quest’onda, quando ne colse il senso.
Cambiare vita: era la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo
Ci sono diversi cicli nella vita. Alcuni si intersecano tra di loro e ci riguardano tutti in maniera universale – la dentizione, la pubertà, la menopausa/andropausa, e via dicendo. Altri sono soggettivi e ognuno è chiamato a conoscere i propri.
È anche possibile che, tra tutti i cicli che viviamo, ogni persona per qualche misteriosa ragione abbia più percezione di alcuni di essi e meno di altri. Maria vive con intensità e profondità il ciclo dei sette anni.
Nel periodo del percorso Il valore del femminile, era proprio nella transizione da uno di questi cicli al successivo. E uno dei temi che più caratterizzava tale fase era proprio il femminile.
Intuiva chiaramente che era il momento di affrontare una serie di personaggi del passato, sia interiori che in carne e ossa. Per prendere coscienza del rapporto che lei nel tempo aveva maturato con ognuno di essi, e della specifica energia che ne scaturiva.
Si trattava di figure che, per vari motivi, avevano rappresentato molto per Maria. Dunque si configuravano come tasselli fondamentali del suo personale puzzle simbolico, veri e propri pezzetti della sua anima.
Persone tasselli della nostra anima…
Incontrò una di queste persone nell’ambito di un solenne evento mondano a Tarquinia – a ben centocinquanta chilometri da casa sua! Il 13 agosto. Il 14 ci sarebbe stato il primo seminario del percorso con le donne.
Erano i giorni delle antiche Idi di Diana, dunque anche il macrocosmo partecipava ampiamente alla sincronicità.
E non solo con la data! L’evento aveva luogo nel più grande tempio etrusco d’Europa, dunque un enorme luogo sacro eretto in onore del femminile.
In breve, Maria si aprì alla possibilità di ricevere nuovi input dal passato, soprattutto riguardo a eventuali questioni rimaste in sospeso. Temi su cui era ancora necessario fare luce o relazioni non onorate fino in fondo. Dalla prima all’ultima di queste esperienze, la vita sembrò risponderle in un unico modo: mostrandole che aveva definitivamente chiuso con certe dinamiche. Che aveva fatto un buon lavoro, che ci aveva visto giusto e che si era mossa nel migliore dei modi.
Bilanci
Nel suo più intimo bilancio, al posto dei pentimenti, dei rancori e delle remori che temeva, Maria scoprì solo serenità, gratitudine e gioia di vivere. Poteva procedere tranquilla: era giunto il momento di rimettersi lo zaino in spalla e di andare avanti per la sua strada, perché non stava lasciando niente di irrisolto alle sue spalle – circostanza che, con precisione matematica, genera sempre un blocco, un impedimento o una difficoltà nell’avanzare.
Una delle conferme più potenti le arrivò il giorno di una celebrazione: era pronta a partecipare, lo voleva, si sentiva tranquilla e pacifica come un samurai al cospetto di se stesso.
Beh, le cose si mossero in maniera tale che, alla fine, sua madre posticipò il festeggiamento del suo compleanno facendolo coincidere proprio con lo stesso giorno della sua presunta battaglia interiore: due feste si sovrapponevano e per Maria significava che non c’era più alcuna battaglia da combattere, poteva godersi la vita e basta 🙂
Ilaria Cusano
PS. In questo sito trovi le mie attività dei primi 7 anni da Coach online (e imprenditrice digitale) – dal 2015 al 2021. Tutte le più nuove e performanti create a partire da fine 2021, invece, sono nel nuovo sito: www.ilariacusanoacademy.com Ci vediamo di là!