Come fare del viaggio uno stile di vita

Viaggio come stile di vita

***Ehi, hai visto che c’è il nuovo sito dell’Accademia Professionale? Visitalo subito: www.ac.ilariacusano.it 

Cosa significa, essenzialmente, viaggio come stile di vita? Facciamo una lista degli obiettivi profondi che ci prefiggiamo, quando sentiamo di muoverci in questa direzione.

  • Solitamente, desideriamo una vita dinamica, avventurosa, ricca di emozioni forti, scoperte e meraviglia.
  • Spesso, sotto, abbiamo la convinzione che sia necessario esplorare un altrove, luoghi lontani, diversi e misteriosi, per accedere a determinate forme di esperienza e conoscenza.
  • Penso ci sia anche della familiarità: nel nostro immaginario, il viaggio è collegato a periodi particolarmente felici, magari dell’infanzia.
  • Poi c’è la leggerezza: l’idea che la libertà sia fatta più di leggerezza che di densità, più di movimento che di radici.
  • Nel libro “Risvegliare l’eroe dentro di noi”, di Carol S. Pearson, alcuni dei 12 archetipi rimandano molto alla metafora del viaggio: l’esploratore – o cercatore – in primis, ma anche il creatore, da un certo punto di vista, per esempio. Per cui può esserci anche una predisposizione spirituale, proprio, ad approcciarsi alla realtà in un modo piuttosto che in un altro.

Possono esserci altri fattori soggettivi, profondi, che ci spingono a questo stile di vita ma, volendo andare all’essenza, cosa cerchiamo? Movimento, avventura, emozioni, meraviglia, libertà, leggerezza e creatività.

Sei d’accordo?

Concentriamoci sulla ricerca

Seguiamo questa pista solo per qualche minuto; anche se non dovessi essere d’accordo al cento per cento, voglio condividere con te alcune cose che ho imparato, in tanti anni di viaggi di ogni tipo. Eh già, perché i viaggi sono tanti! Personalmente sono stata due volte in Interrail per un mese e mezzo – esplorando Francia, Olanda, Grecia, Spagna, Portogallo e Marocco. In Francia, Spagna e Portogallo sono tornata anche anni dopo, in diverse occasioni. Sono stata nella foresta di Dioniso in Bulgaria, a Londra, a Cracovia, a Bruxelles, a Praga, a Il Cairo, a New York. E poi due volte in India, entrambe per un mese e mezzo, girando vari stati; e due volte in Sud America, in Perù e in Bolivia.

viaggio come stile di vita

Ma ho fatto anche diversi viaggi psichedelici, per esempio; e cerimonie sciamaniche con le piante di potere; e viaggi astrali, viaggi in altre vite parallele, la respirazione olotropica che pure non ci scherza, lunghi viaggi a piedi zaino in spalla, per più giorni, viaggi nel passato, nel futuro e nelle infinite possibilità. Ora, chi stabilisce quali sono più viaggi e quali meno? Non a caso tutti si chiamano “viaggio”.
Cos’è? Più lontano vai più è un viaggio? Allora ti assicuro che una cerimonia sciamanica con l’ayahuaska vale molto di più che sei mesi da nomade digitale a Bali. Ma ha senso ragionare così? Forse sì, effettivamente.

Rispetto agli obiettivi che ci poniamo, quando ci immaginiamo di rendere il viaggio uno stile di vita – movimento, avventura, emozioni, meraviglia, libertà, leggerezza e creatività – quali esperienze funzionano meglio? Quali ci portano più vicini al raggiungimento di questi obiettivi? Volendoci concentrare più sulla sostanza che sulla forma, cosa dobbiamo fare per sentirci perennemente in viaggio? Che mentalità dobbiamo coltivare? Quali abitudini, quale approccio alla vita, quali relazioni?

Innovazione, rinnovamento, crescita personale e progresso costante

Innovazione, rinnovamento, crescita personale e progresso costante, per esempio, per me funzionano benissimo. Nonostante tutti i viaggi che ho fatto, devo dire che le scelte di vita che mi hanno permesso di crearmi una sensazione interiore di viaggio perenne, sono soprattutto due:

  1. una decisione professionale: di lavorare come imprenditrice digitale e in settori che hanno a che fare con l’innovazione sociale e il rinnovamento individuale. Settori che mi consentono uno sviluppo personale e un progresso continui, constanti, inarrestabili. Il Life Coaching Spirituale e il Sex Coaching sono grandiosi, da questo punto di vista! Vai avanti a viaggiare in tutti i sensi: impari, hai stimoli, ti evolvi, ti trasformi, scopri nuovi orizzonti, puoi sviluppare tantissimi progetti entusiasmanti; insomma, mi danno molto di più, in termini di sentirmi in viaggio, rispetto al prendere un aereo e andare a fotografare luoghi lontani.
  2. Una decisione personale: di lasciarmi andare alle emozioni e ai sentimenti. Sono cresciuta con una corazza dura; dovevo fronteggiare un ambiente difficile, da piccola e da giovane, la durezza mi serviva. Crescendo, invece, e creandomi un ambiente sempre più sicuro e giusto per me, ho potuto sciogliermi. E concedermi il grande lusso di poter vivere tutte le emozioni e i sentimenti. Sono tanti, e non è necessariamente andando dall’altra parte del mondo che emergono; basta essere vive/i e connesse/i con gli altri esseri viventi. Se ne generano costantemente, anche da esperienze semplici e ordinarie; solo, bisogna essere aperte/i e sensibili, per averne la percezione. E più lo siamo, più questa percezione è intensa, profonda, meravigliosa e trasformativa.

Spero di averti dato qualche ispirazione utile, condividendo queste mie esperienze e riflessioni. Raccontami le tue nei commenti e, se vuoi viaggiare insieme a me in qualche cosa, scrivimi a questa email: ilaria.cusano@gmail.com

Ilaria Cusano

PS. In questo sito trovi le mie attività dei primi 7 anni da Coach online (e imprenditrice digitale) – dal 2015 al 2021. Tutte le più nuove e performanti create a partire da fine 2021, invece, sono nel nuovo sito: www.ac.ilariacusano.it Ci vediamo di là!

Corsi di formazione, crescita personale e crescita professionale

Corsi di formazione: come vanno concepiti e usati?

 

corsi di formazione

***Ehi, hai visto che c’è il nuovo sito dell’Accademia Professionale? Visitalo subito: www.ilariacusanoacademy.com

Dopo una call di ieri con una mia collaboratrice di Master Business mi sono decisa a scrivere sui corsi di formazione. Mi sono resa conto di quanto la maggior parte delle persone li usa proprio male. Ma perché li concepisce male.
Per esempio,

  • si fanno un corso di formazione solo quando pensano di aver bisogno di un aggiornamento professionale.
  • O quando realizzano di dover risolvere un problema per cui serve loro una risorsa, uno strumento.
  • Oppure, peggio ancora, quando sono alla frutta, all’ultima spiaggia, a un passo dalla disperazione.

No, no e ancora no. I corsi di formazione non vanno utilizzati in questo modo.

Siamo in una società e in un periodo storico in cui abbiamo di continuo la necessità di tenerci aggiornati professionalmente. Escono talmente tante novità e nuove possibilità ogni giorno; il mondo del lavoro si evolve a una velocità tale, che se tu ti fai 3 o 4 corsi di formazione professionale all’anno, sei un dinosauro. E, soprattutto, avrai seri problemi lavorativi. Ti troverai a non essere al passo coi tempi; o a guadagnare poco, perdere clienti, non avere gli appoggi e le partnership giusti.

Anche rispetto al problem solving, funziona al contrario: i corsi di formazione devono essere portati avanti con costanza e regolarità perché ti devono aiutare a non averli proprio, i problemi. Ad anticiparli, prevenirli, a non doverci neanche arrivare, al doverli risolvere. Perché solo così puoi vivere leggera, spensierata, libera e felice.

E, se sei alla frutta, all’ultima spiaggia, a un passo dalla disperazione, renditi conto, mia cara, che devi imparare a volerti beneA questo livello, di corsi di formazione te ne devi fare non uno, ma uno al giorno.

La soluzione? E’ la formazione continua

Onestamente, non mi spiego come sia possibile che alcuni non lo abbiano ancora capito: i corsi di formazione devono diventare una tua abitudine, se vuoi vivere felice in questo mondo. La crescita personale non deve essere un’esperienza da fare ogni tanto. Perché è diventata come lo spazzolino e il dentifricio: devi averla sempre con te, perché puoi stare certa che ti servirà continuamente.

E’ facilissimo, tra l’altro, capire nel concreto: vai sui social e senti la differenza che c’è tra l’energia delle persone come me, che si fanno 40 corsi di formazione all’anno e che si dedicano alla crescita personale con continuità, e l’energia di chi invece non lo fa. Tutto qua. Puoi respirare quella differenza di vibrazione, ti arriva con chiarezza che si tratta di “pianeti diversi”

La domanda decisiva, quindi, è

Tu su quale pianeta vuoi vivere?

 

Su quello degli zombie, dove tutti si lamentano, arrabbiano e deprimono ogni giorno; perdono il lavoro e si impoveriscono; e, cascasse il mondo, non hanno la vitalità neanche per alzarsi dal letto la mattina? O su quello di chi trabocca di energia; di chi ha sempre qualcosa (e qualcuno) di entusiasmante a cui dedicarsi; di chi ha mille sogni nel cassetto e, uno alla volta, li sta realizzando tutti?

Corsi di formazione e crescita personale a go-go: siamo invasati?

Negli ultimi tempi mi è tornata spesso in mente una storia che mi raccontò mia madre. Di certi cari amici che lei e mio padre avevano da giovani – anche quando io ero bambina c’erano. Una relazione poi finita perché, a quanto pare, questa coppia aveva cominciato a dedicarsi stabilmente a un percorso di crescita personale, per l’appunto. Era entrata in un gruppo, portavano avanti delle attività insieme ed entrambi affermavano che la loro vita era cambiata, in meglio.

Cercarono di coinvolgere anche i miei in questo “nuovo mondo” che avevano scoperto, ma i miei li guardarono con diffidenza e sospetto. Preferirono terminare un’amicizia che durava da anni, invece che andare anche una sola volta a un incontro con queste persone.
Poi si sono ritrovati me come prima figlia, il che è oggettivamente esilarante 😀

corsi di formazione

Ma, a parte la mitica ironia della sorte, proprio in questo fattore decisivo si descrive tutta la distanza tra me e la mia famiglia di origine: io credo fermamente che questo atteggiamento di chiusura, diffidenza e sfiducia sia negativo. E generi difficoltà, sofferenza e fallimento.
Il che trova totale conferma nei fatti, tra l’altro, nel caso della mia famiglia di origine: inizialmente luogo di gioia, divertimento e ricchezza, poi trasformatasi in tutt’altro.

Dedicarsi con costanza a corsi di formazione e crescita personale non è una roba da invasati. Appariamo come degli invasati perché la maggior parte dell’umanità è talmente spenta, intossicata, sedata, priva di energia, motivazione e vitalità che noi, in confronto, sembriamo drogati 😀 Ma Dio ci ha messi al mondo per vivere felici: nel benessere, nella ricchezza, nell’allegria, nel piacere e nella festa che l’esistenza può essere (e lo è) per chi accetta di dover imparare a vivere.

Master Business è senz’altro uno dei luoghi in cui puoi ritrovare l’amore per te stessa e per la vita. Un posto da cui puoi ripartire, per cominciare, finalmente, a coltivare felicità.

Ilaria Cusano

PS. In questo sito trovi le mie attività dei primi 7 anni da Coach online (e imprenditrice digitale) – dal 2015 al 2021. Tutte le più nuove e performanti create a partire da fine 2021, invece, sono nel nuovo sito: www.ilariacusanoacademy.com Ci vediamo di là!

 

Isolamento e crescita spirituale, ecco come

Coronavirus, isolamento e sviluppo spirituale

Isolamento e crescita spirituale, ecco come

***Ehi, hai visto che c’è il nuovo sito dell’Accademia Professionale? Visitalo subito: www.ilariacusanoacademy.com

Sul come, è ovvio, credo che una delle vie migliori sia proprio un corso online di Life Coaching Spirituale. Questi sono audio-corsi e video-corsi, poi hai anche i percorsi personalizzati e altri corsi a distanza. Dunque puoi trovare tutto ciò che ti serve e anche con ampia scelta 🙂

Detto ciò, personalmente lavoro proprio nel settore della spiritualità, quindi sono circondata soprattutto da persone che si muovo in questo ambito. Voglio dire: godo di un punto di vista facilitato, per vedere cosa si è attivato su questo piano. E posso dirti che tutti coloro che si dedicano alla crescita spirituale (professionisti, appassionati, praticanti, i miei clienti, tutti) hanno riconosciuto nell’isolamento dettato dalle regole per fronteggiare l’emergenza una delle seguenti opportunità.

  1. Di approfittarne per vivere una sorta di ritiro spirituale – pagati dallo Stato, fra l’altro! 😀
  2. O di dare il proprio contributo per rendere la società più spirituale. Proprio grazie a tutto ciò che il Coronavirus ha portato e sta portando. Sfruttandolo come un’onda in tal senso.

Ora, andando oltre quella tipica visuale di giusto/sbagliato secondo me assai limitata, mi sembra che ci convenga di più chiederci se uno di questi due punti di vista, o entrambi, possano esserci utili. Se possiamo utilizzarli in maniera feconda: per generare qualcosa di nuovo, di bello, di migliore di ciò che abbiamo già. La risposta, dal mio punto di vista, è indubbiamente sì.
Ora ti mostrerò più nel dettaglio come.

L’isolamento come ritiro spirituale

Qualcuno si ostina sul fatto che non lo abbiamo scelto. Mentre, quando vado a un ritiro di yoga o a un raduno di sciamanesimo, lo scelgo. Ok.
Ma se fosse così solo superficialmente?
Se invece, come dicono alcuni riguardo alle famiglie in cui nasciamo, su un piano più profondo la nostra anima si fosse scelta anche questa esperienza? Se tutte noi anime del mondo di oggi, prima di incarnarci, ci fossimo date questo pazzesco appuntamento? “Ohi, tu fai questo, io faccio quello, ma a fine febbraio 2020 tutti quanti ci ritroviamo nella pandemia; e facciamo questi passaggi spirituali insieme”. “Andata!”.
Ti immagini? 😀
Fa un po’ sorridere, forse, ma potrebbe anche essere… Chi può affermare di no?

Bene. Se così fosse, quindi, vorrebbe dire che, lassù nel cielo o in un altro mondo al di là del tempo e dello spazio in cui tutti, più o meno consapevolmente, anche oggi esistiamo, abbiamo scelto di sperimentare proprio questo. Qui, ora, così, tutti insieme. Wow! Il Coronavirus e l’isolamento acquisirebbero un altro senso, ti pare? Un appuntamento tutti insieme per un mega ritiro spirituale collettivo! Potente, no?

Ma per fare cosa?
Ecco, questo va ricordato

Dare un contributo affinché la società diventi più spirituale

E’ una possibilità. Quanto meno, è la possibilità che io riesco a vedere e che quindi sono in grado di condividere.

Credo fermamente, anche come Dottoressa in Scienze Sociologiche e non solo come donna, che questa società aspettasse una grande occasione di diventare più spirituale da diverso tempo. Onestamente, mi sembra che questa esigenza collettiva aleggiasse nell’aria già da qualche decennio. E che semplicemente rimanesse schiacciata da altre abitudini e mentalità.
Un po’ come quando una persona, in famiglia, tutto d’un tratto inizia a manifestare un bisogno nuovo; per esempio di parlare di un trauma non risolto. Nessuno aveva mai detto niente al riguardo, tutti avevano una qualche percezione e idea personale ma mai ne era nato nessun tipo di confronto; a un certo punto qualcosa cambia. Un familiare si fissa sul fatto che bisogna parlarne.

Comincia a tirar fuori l’argomento ogni volta che ne ha occasione; interroga gli altri; tenta in ogni modo di stimolare il dialogo. Ma gli altri sono abituati a una vita e a una comunicazione diverse; hanno altre priorità, hanno impegni, orari, una mentalità costruita nel tempo che li porta a spendere il proprio tempo in tutt’altro modo! Fanno fatica a mettersi a tavolino a parlare di certe cose…!
Ecco, il bisogno di spiritualità della nostra famiglia umana (perché questo è la società), mi sembra un po’ così: tutti sappiamo che era nell’aria già da tempo, ma non riuscivamo a fermarci e a occuparcene. A stoppare tutto il resto per capire come affrontarlo.

L’isolamento forzato ci ha donato esattamente questa occasione.

Isolamento e crescita spirituale, ecco come

Naturalmente, ognuno è libero di optare per la modalità che più gli corrisponde. Come ti dicevo, da me puoi trovare corsi online di Life Coaching Spirituale, percorsi personalizzati e tanti corsi a distanza che puoi fare anche da casa.
La domanda principale mi sembra un’altra, però: sei disposta a fermarti per scoprire qualcosa che ancora non conosci? A mettere da parte, per qualche tempo, tutto quel tuo mondo fatto di orari, impegni e attività, fatto di tanta materialità e tante parole, per viaggiare in un universo molto più impalpabile in cui regna un magnifico silenzio?

Sono queste le prime domande che ti devi fare, secondo me, per iniziare a ricordare per fare cosa, “a suo tempo”, ci demmo questo appuntamento…

Ilaria Cusano

PS. In questo sito trovi le mie attività dei primi 7 anni da Coach online (e imprenditrice digitale) – dal 2015 al 2021. Tutte le più nuove e performanti create a partire da fine 2021, invece, sono nel nuovo sito: www.ilariacusanoacademy.com Ci vediamo di là!

Coronavirus: perché si chiama così?

Attiviamoci anche a livello simbolico, spirituale, profondo

***Ehi, hai visto che c’è il nuovo sito dell’Accademia Professionale? Visitalo subito: www.ilariacusanoacademy.com

Nel mio canale Youtube ho pubblicato un video proprio con questo identico titolo: “Coronavirus: perché si chiama così? Attiviamoci anche a livello simbolico, spirituale, profondo”. Ti consiglio di vederlo, perché in questo articolo non ripeterò le stesse cose, ma completerò il discorso. Video e articolo sono uniti in un unico tema più ampio.

Ci si chiede come mai il Coronavirus si chiami così. Una delle mille domande scientifiche che ci si fa. Ma io mi chiedo

Possibile che gli esseri umani confondano così tanto la scienza con Dio, con la verità?

Coronavirus perché si chiama così

Insomma, io un’università l’ho fatta e anche portata a termine con un certo successo: sono arrivata fino in fondo e mi sono laureata come Dottoressa in Scienze Sociologiche. Ovviamente, quindi, quello che feci fu un percorso scientifico: non esistono università che propongano altri tipi di percorso. Eppure, sin dall’inizio, una delle primissime cose che mi fu insegnata, fu proprio che la scienza è lontanissima dalla verità.

La scienza ha come assunto di base il fatto che può essere confermata e disconfermata. E che, con tutta probabilità, in un certo periodo storico sarà confermata, e in un altro disconfermata. La scienza è una ricerca continua, fatta di ipotesi, analisi, test, studi e procedure pubbliche e ripetibili. E’ un fenomeno estremamente statistico e culturale, dunque. Niente di più lontano dalla verità!

Eppure il bisogno di un Dio e l’incapacità di trovarlo…

E’ proprio questo: molti di noi hanno bisogno di un Dio ma sono incapaci di trovarlo. E allora cominciano a divinizzare le cose più assurde: il calcio, i piedi delle donne e la scienza 😀 Non è terribilmente ridicolo?

Beh, in questo periodo della quarantena è stato esilarante vedere come tutti abbiamo corso all’impazzata alla ricerca di informazioni scientifiche. Sulla salute, l’epidemiologia, il sistema immunitario. Poi sulla geo-politica, l’economia e la finanza mondiale. E poi ancora sul contagio, sulle probabilità statistiche e le previsioni. Insomma, fossimo andati in massa dalla cartomante sarebbe stata la stessa identica cosa! Senza offesa per la cartomante, naturalmente, ché a questo punto è evidente che offre un servizio che vale tanto quanto quello del medico consulente del Governo!

Ma io mi domando

Lo capiremo, infine, qual è il posto giusto in cui trovare Dio?

Mai come oggi, infatti, mi è evidente che, esattamente come quando ero giovane, è solo Lui che cerchiamo. E in massa, e disperatamente! Possibile che c’è ancora così tanta confusione su dove trovarlo?
Mi auguro che questa vicenda del Coronavirus e la quarantena in cui ci ha esiliati siano stati d’aiuto, almeno in questo…

Che te ne importa del perché il Coronavirus si chiama così se…

Se non hai capito perché è arrivato nella tua vita?
Se non riesci ancora nemmeno a crederlo, che ci sia una ragione importante, per cui è successo tutto questo?
Che ti interessa di stupidi dettagli scientifici, quando non hai imparato qualcosa di ben prioritario, per il tuo benessere e la tua realizzazione? E cioè dare un senso e un significato a ciò che ti capita. E farlo anche costruttivamente, in modo edificante, motivante e ispirante – non in modo distruttivo, deprimente e demotivante.

Cosa ti importa di quello che dicono gli scienziati, quando non sai dialogare nemmeno con te stessa, con la tua anima, col tuo corpo?
Come credi di poter avere un qualche tipo di conversazione di spessore con uno scienziato la cui parola valga qualcosa, quando sei priva di qualsiasi connessione anche con la tua stessa persona?

Coronavirus perché si chiama così

Sia chiaro: i miei non sono giudizi e accuse. Sono bombe di verità, stimoli per aiutarti a prendere coscienza di dove si trova la verità, che in fondo è ciò che cerchi anche tu, giusto?
Ecco, la verità è di sicuro prima di tutto dentro di te. Dopo, e solo dopo, ha senso farsi tutte queste domande particolari, su dei dettagli, e perché no? sollazzarsi un po’ anche con la “scienza”…

Ilaria Cusano

PS. Ehi, te lo sei visto il video che ti indicavo, nel mio canale YouTube? Vatti a guardare anche la sezione Abbonati. La trovi subito sotto a ogni video. Se senti che questa apertura e (ri)connessione spirituali sono esattamente ciò che ti serve, abbonandoti puoi partecipare anche a due dirette al mese! E, se come me credi che anche la nostra società abbia terribilmente bisogno di tutto ciò, aiutami a far girare questi articoli e video!

PPS. In questo sito trovi le mie attività dei primi 7 anni da Coach online (e imprenditrice digitale) – dal 2015 al 2021. Tutte le più nuove e performanti create a partire da fine 2021, invece, sono nel nuovo sito: www.ilariacusanoacademy.com Ci vediamo di là!

Coronavirus, come affrontare la quarantena

Cogli le (tue) preziose opportunità

***Ehi, hai visto che c’è il nuovo sito dell’Accademia Professionale? Visitalo subito: www.ilariacusanoacademy.com

Ieri è iniziato il percorso di gruppo “Buon fiuto non mente” – se vuoi partecipare sei ancora in tempo, fra l’altro, in caso scrivi subito a Manola (+393384243293) 😉 Ma perché parto da qui? Perché la capacità di cogliere le opportunità anche nelle situazioni più toste e difficili ha tantissimo a che fare con l’abilità del fiuto. E la quarantena sembra proprio una situazione tosta e difficile, non ti pare?

Coronavirus, come affrontare la quarantena

Rispetto al fiuto, invece, parlo di abilità perché, in teoria, tutti abbiamo un fiuto. In pratica, però, non tutti siamo in grado di

  1. percepire i messaggi che ci manda;
  2. fidarci di quello che percepiamo;
  3. e seguire la via che ci indica!

Proprio per questo ci ho creato un intero corso: perché l’incapacità di fare queste specifiche tre cose porta tantissime donne (soprattutto) ad avere un mare di problemi! Relazionali ma non solo…

Coronavirus e opportunità

Durante questa quarantena, ho visto gente rendersi conto di avere una vocazione che vale, e di stare trascurandola da una vita… Ho visto queste persone prendere la palla al balzo, mobilitare quel po’ di soldi che si erano messe da parte per qualcosa di importante, e iniziarlo, finalmente, questo qualcosa!

Ho notato che tanti altri hanno cominciato ad avere il coraggio di esporsi. Di far sentire la propria voce, di partecipare alla vita comune, di condividere le proprie opinioni. Opinioni preziose che da tanto aspettavo di sentire… E che invece in molti (troppi!) tenevano serrate dentro, da decenni… Forse da una vita intera… Grazie a Dio hanno cominciato a sbloccarsi e a viverla, questa vita sociale a cui tutti abbiamo diritto e in cui tutti, nessuno escluso, siamo preziosi… decisivi direi!

Ho contemplato coppie arrivare al capolinea… era ora! Coppie orribili! Ma orribili da tanto tempo! Coppie di quel genere che non vorresti doverle incontrare di continuo in giro… e chiederti se davvero fa per forza così schifo, la vita di coppia! Ché poi magari, col fatto che le incontri di continuo, ti convinci pure, che la vita di coppia faccia schifo! Invece la vita di coppia può essere meravigliosa! Sono solo quelle coppie lì che sono terribili… E che si lascino, allora, no? Ah che sollievo, finalmente! Almeno non ci toccherà più trovarceli dovunque e potremo ricominciare a credere nella bellezza della vita di coppia 😀

Ho visto che, in generale, sono molte più di prima le persone che hanno cominciato ad assumersi una maggiore responsabilità civica. Spero con tutto il cuore che proseguano anche dopo la fine della quarantena. In molti aspettavamo da lungo tempo che le persone adulte dimostrassero una vera maturità… Invece di fare solo ridere e vergognare!

In sostanza, a guardar fuori mi pare che questo Coronavirus ne abbia portate un bel po’, di preziose opportunità di crescita personale!
Non tutti hanno saputo cavalcare questa onda, è evidente. Ma molti sì. E anche solo per questi ne è valsa la pena, secondo me 🙂

Sviluppo spirituale grazie al Covid-19

Una persona che comincia a sviluppare la propria vocazione è una persona che comincia a condividere la ricchezza della propria anima (oltre che quella della propria razionalità e istruzione, per esempio) con l’intera comunità. E’ un bene talmente prezioso da non avere prezzo!

Coloro che manifestano il coraggio di esporsi, di far sentire la propria voce, di partecipare alla vita comune, di condividere le proprie opinioni saranno cittadini valorosi. Su cui tanto noi quanto i nostri posteri potremo contare per la costruzione di un mondo via via sempre migliore. Spiritualmente, è una risorsa impagabile!

Le coppie autentiche, sincere, capaci di andare avanti a vivere (invece di castrarsi e tarparsi le ali a vicenda, solo per paura, fondamentalmente) sono delle preziosissime “sentinelle dell’amore“! Sono delle persone capaci di salvare l’amore vero, di preservarlo, di custodirlo e farlo rimanere vivo. Queste coppie sono le uniche in grado di trasmetterlo, anche, questo sentimento. Facendolo passare (e non morire!) da una generazione alla successiva… E’ una cosa importantissima!

Coronavirus, come affrontare la quarantena

E che dire della responsabilità civica? Insomma, è da quando sono piccola che vedo un meraviglioso pianeta perennemente rovinato, deturpato, stuprato da adulti che si comportano in modo irresponsabile, egocentrico e immaturo. Adulti che, profondamente, sembra non vogliano crescere mai; sembra non vogliano imparare mai a proteggere il mondo in cui tutti viviamo, grandi ma anche piccini, prendersene cura… Che tristezza! Vedere che questo atteggiamento (che, per quanto umanamente comprensibile, alla fine tende al criminale) è andato per lo meno un po’ diminuendo, non è stupendo? Secondo me sì 🙂

E tu? Qual è la più preziosa opportunità spirituale che ti è arrivata in dono, dal Coronavirus?
Condividila nei commenti!

Ilaria Cusano

PS. Se, leggendo questo articolo, ti sei accorta che effettivamente questo fiuto a te manca, non sei capace di sentirlo, codificarlo e seguirlo, ti aspettiamo al percorso di gruppo “Buon fiuto non mente”! E’ iniziato ieri, però! Ti facciamo entrare, ma scrivi a Manola immediatamente! (+393384243293)

PPS. In questo sito trovi le mie attività dei primi 7 anni da Coach online (e imprenditrice digitale) – dal 2015 al 2021. Tutte le più nuove e performanti create a partire da fine 2021, invece, sono nel nuovo sito: www.ilariacusanoacademy.com Ci vediamo di là!

 

Coronavirus: cosa NON fare se si sospetta di essere contagiati

Opera anche a livello spirituale

***Ehi, hai visto che c’è il nuovo sito dell’Accademia Professionale? Visitalo subito: www.ilariacusanoacademy.com

Continuiamo a scoprire qualche modo di affrontare il Coronavirus anche sul piano spirituale.
Non starò qui a ripetere le stesse cose che dicono migliaia di persone dovunque: stai a casa, mettiti la mascherina, non andare in pronto soccorso. E via dicendo. Sono fin troppi i messaggi in questo senso… Vediamo qualcosa di diverso, invece. Vediamo come possiamo agire su un livello più profondo, più invisibile eppure estremamente influente, rispetto a quanto bene (o male) ci viviamo le circostanze della vita.

La paura di essere contagiati, infatti, a livello emotivo agisce su vari punti deboli. Che tutti noi esseri umani abbiamo!

Coronavirus: cosa fare se si sospetta di essere contagiati

  1. Ci fa sentire in colpa e vergognarci anche solo nel prendere in considerazione l’eventualità.
  2. Alimenta il nostro senso di inadeguatezza, nutrendo a dismisura quella domanda interiore che, chi più chi meno, assilla tutti: “Ho qualcosa che non va?”.
  3. Ci fa temere di essere tagliati fuori, discriminati, emarginati, e dunque di essere in pericolo di sopravvivenza. Ci fa pensare che, forse, non siamo più al sicuro nella nostra stessa comunità.

Tutte cose terribili, a ben vedere, è evidente… Ma ti ripeto: si tratta di due piani specifici, quello emotivo e quello del pensiero – mal veicolato, per di più…
Prima di tutto voglio dirti questo: ci sono vari altri livelli in cui esistiamo e viviamo, vale la pena considerarli e “chiedere loro aiuto”, quando emotivamente e a livello di pensiero non riusciamo a “funzionare” tanto bene 😉

Secondo: tutto ciò che sentiamo con le emozioni e tutto ciò di cui mentalmente ci convinciamo non corrisponde alla realtà oggettiva. Si tratta di verità, certo, ma esclusivamente soggettive; e che, in quanto tali, possono anche essere modificate in qualsiasi momento, se lo vogliamo.

La condizione di contagiato dal punto di vista spirituale

Operato un certo distacco dalle emozioni e dai pensieri, una volta che ci siamo sufficientemente disidentificati da tutto questo materiale, possiamo andare oltre. Possiamo emanciparci dalle nostre stesse catene interiori e iniziare ad avere una visuale più ampia.
Ti faccio soltanto una serie di esempi. Prendili in considerazione così come ti viene, liberamente. Ma prendili in considerazione e ascoltati, mentre li leggi. Senti quello che percepisci a livello di vibrazione.

Spiritualmente, potrebbe essere che…

  • … il Coronavirus sia un modo attraverso cui Madre Natura ci sta indicando uno o più limiti che dobbiamo stare attenti a non superare più. Sull’inquinamento, per esempio, così come su tante altre questioni.
  • Potrebbe essere che ci stia arrivando una preziosissima opportunità per vivere la nostra fragilità tipicamente umana, e per scoprire che degli altri possiamo fidarci. E che a loro possiamo affidarci, anche, al bisogno!
  • Magari ci sta ricordando che, su questo piano terreno che tutti abitiamo, esiste la morte. E che sarebbe il caso di tenerlo presente, per poter vivere al meglio il tempo che ci è dato vivere.
  • Il Coronavirus potrebbe essere l’occasione tanto desiderata per riscoprire le cose e le persone davvero più presenti e importanti per noi, nel nostro cuore. Per trovare una nuova bussola interna, più “funzionante” di quella che usavamo prima, per orientarci nelle nostre decisioni quotidiane.
  • Potrebbe essere addirittura l’opportunità di ricollegarci al nostro corpo, alle nostre emozioni più ancestrali e, chissà, anche a Dio!

Vedi, questi sono solo alcuni esempi che sono venuti in mente a me. Sicuramente il Coronavirus può avere tanti altri significati, dal punto di vista spirituale. Ma senti come già solo il semplice fatto di aver ampliato la visione, di aver aperto le braccia a uno spazio più espanso, ti dà più spazio (e respiro!) anche dentro?
Prova a chiudere gli occhi e a sentirlo; proprio nel tuo petto, in come respiri…

Cosa rappresenta, quindi, un contagiato?

Ecco, in questa nuova ottica cosa rappresenta il contagiato, se non il portatore di tutte queste preziosissime opportunità e prese di coscienza?
Un personaggio scomodo, forse, ma che giunge per illuminare laddove magari c’è veramente troppa ignoranza… E su questioni talmente importanti…!! Non ti sembra?

Cosa voglio dire?
Che, nel caso in cui sospetti di essere un contagiato, non devi pensare male di te, infilarti in mille tunnel paranoici fatti solo di paure, angosce e brutti pensieri. Prova a vederla da un altro punto di vista. Prova a credere che questa pandemia sia solo l’ennesimo stratagemma (geniale, non c’è che dire!) che Dio e Madre Natura hanno escogitato per farci scoprire delle cose importantissime dell’esistenza.
Scoprirai anche che senza il contagiato tutto ciò sarebbe stato impossibile. E che, anzi, è proprio lui il principale veicolo di ogni nuova esperienza e saggia lezione che siamo chiamati a vivere…

Va meglio, così? 🙂

Ilaria Cusano

Coronavirus: cosa fare se si sospetta di essere contagiati

Life Coaching Spirituale

Tutto ciò che ti ho raccontato fa parte di quel che insegno col metodo che quindici anni fa ho portato in Italia. Se hai bisogno di conoscere e consolidare meglio questo livello spirituale di cui parlo, scegli qualcuno dei miei corsi online e inizia oggi stesso! E, se hai trovato utile questo articolo, condividilo anche tu attraverso i tuoi canali! Grazie 🙂

PS. In questo sito trovi le mie attività dei primi 7 anni da Coach online (e imprenditrice digitale) – dal 2015 al 2021. Tutte le più nuove e performanti create a partire da fine 2021, invece, sono nel nuovo sito: www.ilariacusanoacademy.com Ci vediamo di là!

Coronavirus, come proteggersi dal contagio anche senza mascherina

Un aiuto spirituale

Coronavirus, come proteggersi dal contagio anche senza mascherina

***Ehi, hai visto che c’è il nuovo sito dell’Accademia Professionale? Visitalo subito: www.ilariacusanoacademy.com

Il piano spirituale esiste.
Non è proprio un caso che tutte le civiltà umane di ogni tempo abbiano avuto una qualche forma di spiritualità. E’ un sentire e bisogno primario dell’essere umano, non una superstizione né tanto meno un’evasione dalla realtà. E chi dice queste cose e si appella solo alla scienza, per esempio, semplicemente pecca di superficialità. Nel senso che non sa andare e stare nei livelli più profondi della realtà.
Quindi proviamo a osservare cosa accade, su questo piano spirituale.

Ovviamente ciò che vedremo sarà passibile di varie interpretazioni, tutte ugualmente giuste e sacrosante. L’importante è farlo, questo passaggio per il piano spirituale: transitare anche per di qua, e farlo prima di tornare a quella routine in cui molti di noi (troppi) tendono a farsi risucchiare…

Una delle interpretazioni certamente possibili parte dal fatto che, da un punto di vista spirituale, abbiamo una Madre e un Padre. Molto più importanti e decisivi dei genitori biologici! E questi sì che sono poteri forti! Altro che Europa e OMS…!! 😀
Io, per convenzione, chiamo questi genitori trascendentali Madre Natura e Dio. Tu chiamali pure come ti piace; li “etichettiamo” solo per poterne parlare.

La fede

Ecco, parlare in termini spirituali vuol dire dare per certo (o quanto meno aprirsi alla possibilità) che abbiamo fede.
Quella cosa meravigliosa che a molti sembra un dono della grazia divina, mentre chi ci vive sa che è una scelta. Come qualsiasi altra. Scegliamo di avere fede e ce l’abbiamo, punto. Dunque proviamoci, ad avere fede. Seguimi in questo ragionamento.

Può mai essere che abbiamo due genitori trascendentali, Madre Natura e Dio, e che questi qui ci mettano in un calvario, in un inferno senza via d’uscita, in una sfiga malefica di cui pare impossibile venire a capo? Cosa sono, sadici? 😀 Fa ridere, no? E’ evidente che non ha nessun senso!
La Madre Terra e il Padre Celeste esistono per proteggerci, per amarci, per benedirci esattamente con tutte le esperienze migliori possibili per noi.
Dal punto di vista spirituale, però!
Quindi non sono un’istituzione politica, una banca, un villaggio turistico, Netflix o un parco divertimenti: la loro funzione, nelle nostre vite, è di ordine spirituale. Perché noi siamo anche anime. Non solo, ma anche. E come anime abbiamo un viaggio da fare.

Se vedi, infatti, tra i vari tag in questi articoli sul Coronavirus ci ho messo anche quello “Diario di viaggio”: perché ci stiamo facendo un gran viaggio! Per qualcuno più bello, per qualcun altro purtroppo meno… Ma chissà che le cose non migliorino, leggendo i miei articoli… Lo spero 🙂

Protezione, amore e fiuto

Per vivere protetti, dunque, la prima cosa che dobbiamo fare è scegliere la fede.
La seconda è farci un bel bagno d’amore! Perché, come abbiamo visto, non può capitarci nient’altro che il nostro bene! E più ci credi e più va esattamente così; e sempre di più così. In una sorta di auto-ipnosi che funziona da Dio, te lo assicuro! E che può espandersi anche a un livello collettivo. Insomma, ci siamo suggestionati in massa per credere che esista il tempo (scientificamente, sappiamo bene che non esiste, che ce lo siamo inventati noi) e che le banconote abbiano un valore. Non ci possiamo suggestionare per continuare a credere che esistano Dio e Madre Natura che vogliono solo il nostro bene? Certo che sì! E ci conviene pure parecchio farlo! 😉

Coronavirus, come proteggersi dal contagio anche senza mascherina

A questa scelta profonda, spirituale, dobbiamo poi agganciare il fiuto. Eh già, il fiuto! Quello anima-le di cui tratto nel mio corso online “Buon fiuto non mente”; hai presente? Ah, tra parentesi: ne approfitto per farti sapere che ne parte uno di gruppo, di questi corsi, proprio domani! Se vuoi partecipare scrivimi: ilaria.cusano@gmail.com La versione base dura due settimane e costa 69 euro; la progredita dura un mese e costa 138 euro. Chiusa parentesi. Torniamo al fiuto.

Il fiuto è quella capacità tipicamente anima-le che ci fa distinguere cos’è vero da cos’è falso. Cosa ci fa bene da cosa ci fa male. Informazioni, influenze, relazioni, decisioni, tutto. Col fiuto fiutiamo, per l’appunto, le profondità di qualsiasi persona e situazione, e ci orientiamo nella direzione migliore per noi. Se però siamo talmente rimbambiti, intossicati e insensibili da non sapere nemmeno cos’è, questo fiuto, come facciamo a orientarci? Come facciamo a sapere qual è il luogo, prima di tutto simbolico, invisibile, interiore, psichico e spirituale, in cui siamo al sicuro? Per vivere protetti dobbiamo imparare a scovarli, questi luoghi in cui siamo al sicuro; e dobbiamo partire da dentro di noi. Nessuna mascherina ci esimerà dal dover fare questo “lavoro”… né ora né mai…

A domani!

Ilaria Cusano

PS. Aiutami a far girare questi articoli. Sono importantissimi, come supporto per compiere un’elaborazione spirituale del poderoso processo che stiamo vivendo grazie al Coronavirus. Thanks 🙂

PPS. In questo sito trovi le mie attività dei primi 7 anni da Coach online (e imprenditrice digitale) – dal 2015 al 2021. Tutte le più nuove e performanti create a partire da fine 2021, invece, sono nel nuovo sito: www.ilariacusanoacademy.com Ci vediamo di là!

Coronavirus, cosa può insegnarci la Storia

Emergenze spirituali: il Coronavirus sul piano spirituale

Coronavirus cosa può insegnarci la Storia

***Ehi, hai visto che c’è il nuovo sito dell’Accademia Professionale? Visitalo subito: www.ilariacusanoacademy.com

A marzo e ad aprile ho creato e pubblicato due serie di video sul Coronavirus, nel mio canale YouTube. Inizialmente mi è stato richiesto, in un momento in cui mi è parso come una coincidenza significativa! Sentivo di avere una precisa responsabilità, di dover fare qualcosa; ma non capivo cosa. Quando mi è stato domandato di fare dei video, ho preso subito la palla al balzo.

Dopo averne ideati, registrati e pubblicati ben dodici, però, ho capito che non sarebbe bastato. Né alla mia community, per orientarsi in una circostanza davvero molto fumosa, soprattutto per chi ha poche difese, da un punto di vista spirituale… Né a me, per mettermi la coscienza a posto; per farmi credere di aver fatto abbastanza.
Ho ancora qualcosa da dire, e da dare. Così eccomi qua, a scrivere anche una serie di – sempre dodici, numero simbolicamente significativo 😉 – articoli!

Ti prego di aiutarmi a farli girare il più possibile. Condividendoli tramite Facebook, WhatsApp o qualunque altro mezzo tu abbia a disposizione. Come vedrai, contengono proprio “il pezzo mancante”; quel pezzo essenziale per potersi vivere bene questo prezioso momento di emergenza spirituale.

Cos’è un’emergenza spirituale

Cito direttamente dal sito ufficiale dell’International Spiritual Emergence Network.

Le crisi psico-spirituali o “emergenze spirituali” (descritte e denominate tali per la prima volta dagli autori transpersonali Christina e Stanislav Grof), riguardano le difficoltà che una persona può incontrare rispetto all’ambito spirituale della sua vita, che possono incidere sul suo benessere psico-emotivo e ripercuotersi anche su altre aree della sua esistenza (relazionale, lavorativa etc.).
Queste difficoltà possono assumere varie forme, ma l’aspetto caratterizzante è il confronto disagevole e la difficoltà di gestione dell’esperienza spirituale in sé e delle sue varie simbologie, anche inconsce, a cui possono associarsi anche sensazioni psico-fisiche inusuali.
Queste simbologie, come mette in evidenza la Psicologia Transpersonale, delineano un percorso evolutivo di trasformazione e di crescita (per quanto difficile), e sono spesso descritte dalle tradizioni spirituali del pianeta, che hanno evidenziato l’esistenza di stati di coscienza superiori-spirituali, come quelli meditativi, estatici, sciamanici, peak experiences, etc.

Il Coronavirus e la Storia

Dopo aver letto questa descrizione, non ti sembra che ne abbiamo vissute già tante, nella Storia, di emergenze spirituali?
Non ti sembra anche che spesso uno dei problemi maggiori sia stato proprio il non aver saputo guardare a queste esperienze anche da questa angolazione? Individualmente e collettivamente, intendo.

Sono passati quasi due mesi, da quando questa emergenza è iniziata.
In questo periodo ci siamo informati, abbiamo letto, guardato video, capito molte cose; abbiamo attraversato tante emozioni, siamo cambiati e cresciuti (spero!!)… Ma cosa abbiamo maturato?

Perché quarantena o non quarantena, Covid o non Covid, a un certo punto arriva il momento della Libertà, della Scelta, del Potere e della Responsabilità. Quella fase in cui dobbiamo aver maturato. Una posizione, una decisione, delle scelte. Dobbiamo aver capito dove metterci e perché, in virtù di quali percezioni e valori. Aver deciso cosa fare! Tra tutto quello che possiamo fare, naturalmente. Perché ci sono cose al di fuori del nostro campo d’azione e, per tutte quelle, le opzioni sono (e saranno) sempre e solo due: fidarsi o non fidarsi.
Anche questo dobbiamo scegliere – non “capire”, ma scegliere: mi voglio fidare o no?

Mi voglio fidare e voglio continuare a vivere, costruire, innovare e creare? O voglio tirarmi indietro da questa fiducia e smettere – di vivere, costruire, innovare e creare?
Io ho scelto di fidarmi e di continuare. Mi auguro lo farai anche tu, ma…

… ho potuto sceglierlo perché so operare una completa elaborazione spirituale

Coronavirus cosa può insegnarci la Storia

E’ questo il punto che mi preoccupa e su cui sento che devo assolvere appieno alla mia responsabilità!
Questa società, che non ha saputo insegnarci neanche cosa sono, le emergenze spirituali; questa società che a mala pena ci ha fatto sapere che esistono, le emergenze spirituali… Come ha fatto a fornire alla gente gli strumenti per affrontarle?

Infatti non lo ha fatto. E’ proprio qui il problema!
Quasi nessuno ha la minima idea di quello che sta succedendo, sul piano spirituale.
Certo che si ha paura dei complotti, dei nemici, dei “poteri forti”… Quando non si sa nemmeno che nome dare a ciò che percepisce…!! Quando non sa di cosa si tratti… Lo si avvicina a ciò che, a intuito, gli somiglia, anche solo vagamente, ma non è lì la questione.

Quei “poteri forti” che i più temono sono proprio quelle energie trascendentali e transpersonali, quegli stati di coscienza superiori-spirituali relativi alle emergenze spirituali. E’ di questo che tratterò nei miei dodici articoli.
Ne pubblicherò uno al giorno. Ti prego: leggili e aiutami a farli girare. E’ importante.
Grazie 🙂

Ilaria Cusano

PS. Nel mio canale YouTube trovi i dodici i video, su questo tema. Se vuoi, hai anche la possibilità di abbonarti per partecipare alle due dirette mensili e ricevere contenuti esclusivi per la community più affezionata. Clicca su “Abbonati”.

PPS. In questo sito trovi le mie attività dei primi 7 anni da Coach online (e imprenditrice digitale) – dal 2015 al 2021. Tutte le più nuove e performanti create a partire da fine 2021, invece, sono nel nuovo sito: www.ilariacusanoacademy.com Ci vediamo di là!

Successo personale, 7 skill di cui nessuno parla

Il successo personale di cui nessuno parla

***Ehi, hai visto che c’è il nuovo sito dell’Accademia Professionale? Visitalo subito: www.ilariacusanoacademy.com

Nell’ambito della crescita personale, la maggior parte delle volte, si parla solo di un certo tipo di successo: quello basato

  • sulla potenza dell’individuo,
  • sul potenziale latente tutto da conoscere, sviluppare e vivere,
  • e sui limiti che crediamo di avere e invece possiamo superare.

Non a caso, invece, ho deciso di fondare una scuola di Life Coaching Spirituale: perché credo che sia proprio in quella facoltà che nel 1983 fu denominata “intelligenza spirituale/sociale” tutto il bello – e l’utile – ancora da scoprire.

Successo personale, 7 skill di cui nessuno parla
Ph. by Global Stomping

Il successo personale, in qualsiasi modo lo si voglia intendere (appagamento, vitalità, ricchezza, salute, amore o tutto questo insieme) non dipende mai solo dall’individuo: in altre parole, tu da solo/a non basti a renderti felice.
Ti faccio qualche esempio banalissimo basato sulla mia esperienza.
Negli anni, sono diventata discretamente nota e molto apprezzata nella mia professione di Coach. Di sicuro in parte è merito mio e del mio talento e della tenacia, genialità e disciplina con cui lavoro. Ti assicuro, però, che moltissimo merito va a tutti i clienti che, prima di sapere come sarebbe andata, mi hanno dato fiducia; ai miei followers, che condividono i miei contenuti e fanno conoscere il mio lavoro; ai miei collaboratori, che mi aiutano a realizzare l’opera migliore possibile; e anche al mio compagno e alle mie amiche, che mi supportano, nutrono e rendono felice nel corpo, nel cuore e nella pancia.

In buona sostanza, il successo personale ha moltissimo a che fare con ciò che gli altri ci concedono, sia perché ce lo siamo conquistato da loro, sia perché sono abbastanza generosi, fiduciosi e ambiziosi da farlo.
Ma andiamo più in profondità e nel concreto.

Successo personale, 7 skill di cui nessuno parla

  1. Sapersi connettere allo spirito, che è sempre collettivo, e saper agire a partire da quella connessione.
  2. Saper interpretare, sempre da quella connessione, i momenti, i mutamenti, le crisi e le esigenze della comunità.
  3. Essere in grado di usare la connessione spirituale per inventare modi attraenti di offrire risposte creative ai bisogni altrui.
  4. Vedersi parte di un ingranaggio più grande, e in un ruolo e compito ben precisi all’interno di questo ingranaggio.
  5. Saper scegliere contesto e persone con i quali operare, consci del fatto che una palma piantata in California cresce ben diversamente da una piantata sull’Himalaya.
  6. Essere capaci di contribuire spontaneamente al bene comune, non per dovere né per costrizione né tanto meno per andare a genio a qualcuno, ma per il semplice fatto di respirare.
  7. Saper appartenere e intessere in modo fluido, senza tanti complimenti e salamelecchi.

Come avrai notato, si tratta di tutte competenze spirituali. Per questo portiamo avanti una scuola di Life Coaching Spirituale: perché sono proprio queste le skill che mancano… e si vede e si sente!

Se ci rifletti un attimo, infatti, ti risulterà logico che, nel momento in cui una persona diventa capace di mettere in campo queste capacità, può ottenere tutto quello che vuole dalla vita.
Come?

7 skill spirituali per ottenere tutto quello che vuoi dalla vita

Se la maggior parte del successo di cui godo è, in qualche modo, merito degli altri (dei miei genitori che mi hanno messa al mondo, del mio compagno che vede la mia bellezza e del potenziale cliente e collaboratore che mi danno fiducia e riconoscono il valore di ciò che faccio), allora è su di loro che devo concentrarmi per realizzarmi.
Ma come faccio a connettermi a tutti contemporaneamente? Sono troppi!
Non se li penso come un tutt’uno: lo spirito.

Successo personale, 7 skill di cui nessuno parla
Ph. by Global Stomping

Lo spirito è uno solo e ci contiene e collega tutti quanti.
Allora mi basta imparare a connettermi a questo campo di coscienza per imparare anche ad avere una percezione palpabile della collettività.
Perché questa collettività, però, mi guardi, mi veda e mi apprezzi, ovviamente devo trovare il modo di renderla sommamente felice.
Ognuno ha le proprie risorse, ma a prescindere da queste la chiave è predisporsi a servire, rallegrare e illuminare il mondo.
A quel punto, quando ci riesco, ottengo l’attenzione altrui: il mondo inizia a notare che esisto e che sto facendo qualcosa che vale. E così inizia anche a nutrirmi: con l’attenzione ma, banalmente, anche coi soldi che mi dà per ciò che offro – soldi con cui io, di fatto, vivo.

Lo spirito a cui so restare connessa, nel tempo, nel corso di questo mio servizio di una vita, mi manda tutte le informazioni di cui ho bisogno per fare quel che devo. Ma quel che devo non ha mai a che fare solo con la mia realizzazione: la mia realizzazione nemmeno esiste, da questo livello di coscienza. O faccio fare successo agli altri, o il mio successo personale non prende forma.
In altre parole, il tuo successo personale prende forma nella misura in cui riesci a concretizzare il successo personale altrui.

Quando la connessione spirituale è salda e stabile, tutto questo processo è naturale e fluido, richiede più resa che sforzi. Certo, bisogna saper morire e non tutti hanno il privilegio di imparare… Ma di certo, finché si resta ancorati al paradigma dell’individualismo, nel quale ci si vede e sente come persone realmente esistenti come esseri separati, dotati di una volontà propria che può avere il sopravvento sulle cose della vita, si resta schiavi dell’illusione e incapaci di realizzare un successo personale ampio e duraturo.

Ilaria Cusano

PS. Se questi argomenti ti affascinano e piacerebbe anche a te insegnare alle persone questo tipo di approccio, valuta la possibilità di partecipare a TrasFormazione, la formazione professionalizzante di Life Coaching Spirituale: la trovi qui, tra i corsi online fruibili in autonomia della nostra scuola.

PS. In questo sito trovi le mie attività dei primi 7 anni da Coach online (e imprenditrice digitale) – dal 2015 al 2021. Tutte le più nuove e performanti create a partire da fine 2021, invece, sono nel nuovo sito: www.ilariacusanoacademy.com Ci vediamo di là!

 

 

Cos’è il distacco emotivo e a cosa serve, di Manola Tegon

Se dico distacco emotivo… qual è il tuo primo pensiero?

***Ehi, hai visto che c’è il nuovo sito dell’Accademia Professionale? Visitalo subito: www.ilariacusanoacademy.com

Se ti dico distacco emotivo… qual è il primo pensiero che ti suscita? A quale emozione lo assoceresti?

E’ molto probabile che questo binomio ti rimandi a un individuo freddo, magari cinico, incapace di farsi coinvolgere dagli altri. Una persona poco empatica, che guarda alla vita e agli altri solo con la razionalità, senza farsi toccare dalle persone che la circondano e dalle esperienze che vive.
Se in parte questo può anche essere vero, il distacco emotivo è una condizione di cui tutti siamo capaci e che, se usata nei modi corretti, può aiutarci a vivere meglio la vita di tutti i giorni.

Lo scopo di questo articolo sarà proprio aiutarti a riconoscere

  1. in quali situazioni della tua vita non pratichi il distacco emotivo,
  2. quando ti può essere utile
  3. e come utilizzarlo al meglio.

distacco emotivo

Ma per fare questo mi è necessario prima fare una premessa.

Prima di procedere sul discorso ci tengo a farti sapere che al termine di questo articolo troverai una risorsa molto utile per migliorare e prosperare nel quotidiano a partire dalla tua salute fino ad arrivare, più in generale, al tuo benessere personale. Ma ne parleremo meglio dopo e adesso procediamo!

Distacco emotivo e social media

Viviamo in un’epoca in cui ci vengono forniti degli ottimi strumenti di “analisi” dei nostri comportamenti e che utilizziamo di continuo, non consapevoli delle potenzialità che possono offrirci. Nello specifico, mi riferisco ai diversi social che ognuno di noi usa quotidianamente.
Ma torniamo a parlare di distacco emotivo.

Tutti i social media, per attirare la nostra attenzione e accumulare più interazioni, fanno leva sulle emozioni da suscitare nelle persone: immagini e titoli di effetto vanno a colpire dritti al nostro sistema emotivo. I social media manager lo fanno seguendo le regole del social marketing, per far aumentare i profitti delle aziende, per creare consenso intorno a una determinata questione politica, un tema sociale, ecc.
E noi, in base all’intensità dell’emozione suscitata, risponderemo o meno.

A questo punto ti starai chiedendo: ma il distacco emotivo cosa c’entra con tutto questo? Con la mia vita di tutti i giorni?

Te lo spiego con un esempio pratico, che puoi mettere in pratica già da subito e proprio usando i social.
Ti sarà capitato sicuramente che una frase, una citazione, una foto che uno dei tuoi amici su Facebook ha postato ti ha particolarmente infastidito. Hai deciso di non mettergli il like, di commentarlo in maniera pungente o addirittura di non seguirlo più.
Ecco, in questo caso non hai messo in atto il distacco emotivo ma, al contrario, ti sei fatta coinvolgere… emotivamente!

Cosa ci insegna il non riuscire a mettere in atto il distacco emotivo?

Come mai a volte non riusciamo a distaccarci emotivamente? Perché in certe situazioni, sebbene siamo capaci a non farci coinvolgere da tutto e tutti, proprio non ce la facciamo a non irritarci o addirittura arrabbiarci, e magari ci portiamo dietro il pensiero per ore o, talvolta, giorni?

Perché, in qualche modo, quel post stava parlando di un’emozione che conosci benissimo, ma di cui non sei pienamente consapevole. Un’emozione che in fondo ti appartiene e sulla quale probabilmente hai bisogno di lavorare.
Altre volte, al contrario, mettiamo in atto il distacco emotivo senza nemmeno accorgercene, perché il post scorre davanti ai nostri occhi e non lo vediamo; lo leggiamo e magari ci suscita una reazione positiva, addirittura di felicità per l’altro, per chi lo scrive.

Ma il distacco emotivo (ed è qui l’esercizio da fare!) può essere attivato con successo anche a posteriori!
Quando leggi qualcosa che ti provoca rabbia, fastidio, malumore in generale, fermati un attimo e pratica il distacco emotivo: quella persona non stava pensando a te mentre scriveva quel post, come avrebbe potuto? E’ molto improbabile! Quelle parole non ti riguardano.
O, se sì, se davvero ti riguardano, forse è ora di chiederti (e magari chiedere a chi scrive) perché e come 😉

distacco emotivo
“Solitude and the Sea”, a theme by Jacques Bodin

Fin qui ti ho parlato delle dinamiche sui social, ma questo è un esercizio da mettere in pratica anche nella vita di tutti i giorni: nella pausa caffè con il tuo collega, a cena con il tuo partner, a pranzo con i tuoi genitori, in bus per andare al lavoro.
Perché l’incapacità di distaccarti emotivamente può rovinare tanti tuoi rapporti, dal punto di vista affettivo: relazioni di coppia e familiari, rapporti con gli amici e coi colleghi al lavoro, nuove conoscenze che avrebbero potuto diventare qualcosa di più significativo e profondo e che, invece, hai rovinato sul nascere, per un fraintendimento, per esserti offesa o per aver preso sul personale qualcosa che non lo era.

Per concludere, il distacco emotivo è la capacità di guardare agli altri senza farsi travolgere dalle loro di emozioni.
Il che non vuol dire non essere empatici e non interessarsi ai momenti di difficoltà dell’altro, ma saper osservare da una certa distanza di protezione ciò che accade nella vita altrui.
Il distacco emotivo, inoltre, è uno dei presupposti fondamentali per poter aiutare l’altro, perché ci permette di vedere la realtà in maniera più lucida. Solo quando non siamo troppo coinvolti dai problemi dell’altro possiamo aiutarlo a trovare le migliori soluzioni per uscirne.

E adesso, come ti avevo accennato sopra, ecco la migliore risorsa per migliorare e prosperare nel quotidiano: Master Business è il nuovo Netflix della formazione online.

Puoi connetterti in un istante per attivare il tuo pieno potenziale e prosperare nel quotidiano, qui troverai i migliori corsi di salute e benessere personale.

Una vera e propria ricetta per la mente da abbinare ad un pasto nutriente e sano.

Infine un regalo per te e un augurio per una vita splendida: puoi usufruire, proprio in questo momento, del mio codice sconto con il mio Master Pass personale a nome di Ilaria Cusano. È spiegato qui meglio e nel dettaglio su come fare. Clicca qui per ottenerlo subito.

Manola Tegon, Scuola di Life Coaching Spirituale
Conduco i percorsi di Love Coaching creati da Ilaria “Imparare ad amare nel cambiamento continuo” e “Chiudere col passato e trovare il vero amore”

PS. In questo sito trovi le mie attività dei primi 7 anni da Coach online (e imprenditrice digitale) – dal 2015 al 2021. Tutte le più nuove e performanti create a partire da fine 2021, invece, sono nel nuovo sito: www.ilariacusanoacademy.com Ci vediamo di là!