
Cos’è il colesterolo, spiritualmente
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Chiariamo subito che, qui, ci concentriamo sull’eccesso di colesterolo. Questo è un problema da risolvere, mentre il colesterolo in sé è semplicemente uno dei meravigliosi e magici “ingredienti” di cui è composto il nostro misteriosissimo corpo 🙂

A livello spirituale, l’eccesso di colesterolo è indice di varie situazioni:
1. la necessità di mettere una barriera tra la propria parte più profonda e il mondo esterno;
2. l’illusione che questa separazione, questo muro che si erige, possa fungere da protezione da una serie di pericoli;
3. l’ignoranza e/o la noncuranza rispetto ai rischi e pericoli a cui il muro stesso espone, e a tutte le conseguenze che esso comporterà.
Vediamo questi “sogni” uno alla volta, e come superarli.
Parlo di sogni perché di questo si tratta, sul piano spirituale: ci si convince di cose non vere, si vive in un sogno a occhi aperti che non aderisce alla realtà. A volte questo sogno è auto-prodotto, altre volte sono davvero tante le persone che fanno lo stesso sogno, tutte insieme.
Ciò non toglie che quello che crea un eccesso di colesterolo è un sogno dagli effetti negativi. Prima ci si sveglia meglio è.
Il colesterolo come separazione tra sé e gli altri
Il mondo è pericoloso, gli altri sono cattivi, nessuno mi ama e allora io mi chiudo.
Mi barricherò qui dentro, sola e imbronciata, così vedranno che effetto mi fanno.
Starò bene a casa mia, con le mie cose, nel mio angolino, buona buona. Chi si fa gli affari suoi campa cent’anni!
Una vita impostata sulla chiusura e dell’isolamento genera tristezza, vuoto di significato e pericolo.
Cambia quanto prima queste tue credenze e abbandona del tutto il sogno de “Il favoloso mondo di Amélie” – non a caso è diventato famosissimo fino a essere l’emblema di un’intera generazione.
Se non fosse stato un film, o se i registi fossero stati onesti, Amélie sarebbe stata sovrappeso 😀
Una persona chiusa e isolata, con delle idee fondamentalmente negative sul mondo e sulle relazioni, vive male, coltiva infelicità e, ogni volta che ha bisogno di qualcosa (cioè spessissimo!), può contare solo su se stessa.
Al contrario, vive bene chi si mantiene aperto e fiducioso, chi trova il modo di continuare a credere nella vita, nelle persone e, possibilmente, anche in qualche forza superiore.
Vive bene chi coltiva la connessione con gli altri, chi abbatte muri invece di erigerli, chi aiuta anche altri ad abbattere i propri.
Il colesterolo come protezione dai pericoli
Là fuori succedono un sacco di brutte cose.
Se non ci penso io a me stessa, nessun altro lo farà.
Ho avuto così tante delusioni; ho imparato la lezione.
Quanta solitudine, quanto cinismo e quanta sfiducia in queste credenze, fintamente protettive.
Sanno quasi di depressione.
Come fa a vivere bene una persona che, attraverso l’eccesso di colesterolo, arriva a somatizzare questa solitudine e sfiducia, questo cinismo sull’orlo della depressione?
Questa persona finge realismo e maturità, saggezza ed esperienza; in verità ha solo tanti problemi sociali e spirituali, di relazione.
Se ti riconosci in questa descrizione, inizia a nutrire credenze opposte.
Ci sono un mare di bellissime persone, là fuori, e spero con tutto il cuore di conoscerne tante.
Ogni volta che mi serve, qualcuno mi aiuta. Anche dei perfetti sconosciuti mi vengono in soccorso, appena faccio capire loro che ho bisogno.
Ho avuto delusioni e belle sorprese, sofferenze ma anche tante gioie, forse pure molte di più di quelle che mi aspettavano o che mi avevano prospettato, in fondo.

L’ignoranza sui pericoli del colesterolo
Come già avrai notato, attraverso l’eccesso di colesterolo il corpo ci segnala un’ignoranza spirituale di base: si crede che le cose funzionino in un certo modo, mentre in realtà vanno in un altro.
Quando, un po’ alla volta, si sostituisce l’ignoranza con la conoscenza e la paura con la fiducia, il colesterolo va via. Progressivamente, nella misura in cui non sentiamo più l’esigenza di erigere muri, proteggerci da nemici inesistenti, separarci dagli altri e isolarci, il colesterolo si scioglierà.
Ed effettivamente, se è vero che esso appare perché, in una certa fase della vita, ne abbiamo bisogno per ricevere dei messaggi importanti dalla nostra anima, è vero anche che prima ce ne liberiamo meglio è. Perché è lui stesso, con tutte le credenze e i comportamenti che comporta, il vero pericolo.
L’eccesso di colesterolo impedisce alla vita e all’amore di circolare in noi: limitando le nostre relazioni e il nostro contatto col mondo, ci priva del nutrimento fondamentale che ci serve per vivere.
Anche nel nostro stesso corpo, rallenta e limita ogni funzione vitale, la mette in difficoltà. In buona sostanza, ci invita a morire un po’, ad arrenderci al fatto che il mondo e la vita non fanno per noi.
Naturalmente è tutto falso, e come siamo stati in grado di persuaderci (o farci persuadere) di tante sciocchezze, sarà ben più facile aprire gli occhi e appurare che la realtà è molto meglio di quanto credevamo 🙂 Allora vorremo starle dentro e appieno, non fuori, per conto nostro.
Ilaria Cusano
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