
Tristezza: come viversela bene
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Oggi vorrei parlarti della tristezza, uno stato d’animo di cui si parla poco o comunque troppo spesso in senso solo negativo.
Con questo articolo, invece, voglio darti una nuova chiave di lettura, che ti permetta di viverla in maniera diversa e soprattutto di non farla diventare una nota cronica del tuo essere.
Sono sempre stata un’attenta osservatrice della società e dei comportamenti delle persone. E, se da un lato vedo un continuo pullulare di corsi per essere sempre al top e vincenti, frasi sull’importanza di essere positivi e motivati, foto di persone perennemente e apparentemente felici, dall’altro lato, quando incontro le persone, le vedo per lo più tristi… Pervase da uno stato di tristezza di fondo. E ogni volta mi chiedo “Ma perché?”.
La risposta che mi sono data è che viviamo una vita in cui continuiamo ad allontanare ed esorcizzare la tristezza per il timore di viverla. Facciamo finta di non vederla e sentirla. Ci distraiamo in vari modi. Cerchiamo di motivarci e sentirci positivi seguendo le regole dell’ultimo best-seller motivazionale uscito in libreria. Quasi come se credessimo che essere tristi sia una cosa di cui vergognarsi.
Valorizzare la tristezza
Ciò che invece ho imparato negli ultimi anni è questo: la tristezza se ne va e dura per il tempo che deve durare, nel momento in cui decidiamo di ascoltarla e valorizzarla come momento da vivere.
La tristezza non ha a che fare con il grande dolore che ci prende a seguito di una situazione che ci ha fatto soffrire profondamente. E’ una cosa diversa. E’ quello stato d’animo in cui piombiamo quando sentiamo che non stiamo vivendo la vita che vorremmo.
La tristezza allora dovrebbe essere, per noi, il momento per fermarci e ascoltarci.
Spesso la tristezza è accompagnata dalla delusione. Perché, qualcuno si è rivelato diverso da come lo avevamo immaginato, nasce un senso di fallimento. Non abbiamo realizzato ciò su cui avevamo tanto investito o, più banalmente, abbiamo paura di aver sprecato tanto tempo per niente! E magari temiamo di non averne più così tanto, di tempo per costruire qualcosa di importante per noi…
Corriamo un rischio latente, quando non riusciamo ad ascoltare e viverci i momenti di tristezza: che da pura emozione passeggere si cronicizzi, facendoci sprofondare in uno stato di costante e subdola depressione. Tenendo le nostre energie sempre basse. Impedendoci di vivere al meglio la nostra vita.
Ma la chiave per superare i momenti di tristezza c’è
Esiste, ed è solo una: imparare ad accettarla e a viverla!
La cosa che più spaventa, quando si guarda in faccia la tristezza, è scoprire che siamo esseri umani fallibili, che possiamo sbagliare. Che è bene accettare che le cose non vanno come avevamo immaginato, nonostante il nostro impegno e gli sforzi.
E’ importante quindi ascoltarsi, isolarsi per un po’ e sentire cosa la tristezza fa emergere.
Può diventare un momento di forte ispirazione!
Nel mio caso, per esempio, i momenti tristi sono i migliori per scrivere e mettere nero su bianco ciò che provo.
Ci sarà chi trova sollievo nel dipingere, nel camminare in mezzo alla natura, nel meditare in silenzio.
Ciò che facciamo invece quando siamo tristi, solitamente, è buttarci nella mischia della confusione, distrarci con mille altre cose per non ascoltarci, pensando che così passerà più velocemente. Non è così. Rimarrà comunque sempre un sottofondo, mantenendoci in un perenne stato di insofferenza. Un po’ come quando si ha quella febbriciattola fastidiosa che ci fa sentire costantemente stanchi, privi di energie.
Quando impari a riconoscerla e a viverla, invece, la tristezza dura giusto il tempo di farti aggiustare il tiro su cosa non sta andando. A farti prendere quella pausa che serve per vedere sotto una luce diversa alcuni aspetti della tua vita.
Già! Lo so che tu pensi alla tristezza come un momento di buio totale, ma non è così. Come dice Paolo Spoladore,
Non esiste nulla sulla terra che per quanto perfetto e forte prima o poi non mostri una breccia. Tutto nella vita prima o poi conosce uno squarcio, una crepa, una rottura, un varco, una fenditura, una fessura. E’ vero che ogni fessura rende meno perfetto ciò che dovrebbe essere perfetto ai nostri occhi, ma al tempo stesso ogni fessura e breccia guardata con gli occhi dell’amore è un lascia passare di luce, sempre.
La prossima volta che sarai colto da un momento di tristezza, non evitarla. Non prenderla come spunto per lamentarti. Leggiti di nuovo questo articolo e pensa alle parole di Spoladore:
La fessura è un punto pregiato di luce e illuminazione dove l’occhio e la mente spesso vedono solo una crepa e un punto debole. Ogni fessura è uno spiraglio che la vita stessa si concede per concederci vita e luce.
La tristezza passerà, e tornerai a sorridere 🙂
Manola Tegon
Scuola professionalizzante di Life Coaching Spirituale
PS. In questo sito trovi le mie attività dei primi 7 anni da Coach online (e imprenditrice digitale) – dal 2015 al 2021. Tutte le più nuove e performanti create a partire da fine 2021, invece, sono nel nuovo sito: www.ilariacusanoacademy.com Ci vediamo di là!