Coronavirus: cosa NON fare se si sospetta di essere contagiati

Opera anche a livello spirituale

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Continuiamo a scoprire qualche modo di affrontare il Coronavirus anche sul piano spirituale.
Non starò qui a ripetere le stesse cose che dicono migliaia di persone dovunque: stai a casa, mettiti la mascherina, non andare in pronto soccorso. E via dicendo. Sono fin troppi i messaggi in questo senso… Vediamo qualcosa di diverso, invece. Vediamo come possiamo agire su un livello più profondo, più invisibile eppure estremamente influente, rispetto a quanto bene (o male) ci viviamo le circostanze della vita.

La paura di essere contagiati, infatti, a livello emotivo agisce su vari punti deboli. Che tutti noi esseri umani abbiamo!

Coronavirus: cosa fare se si sospetta di essere contagiati

  1. Ci fa sentire in colpa e vergognarci anche solo nel prendere in considerazione l’eventualità.
  2. Alimenta il nostro senso di inadeguatezza, nutrendo a dismisura quella domanda interiore che, chi più chi meno, assilla tutti: “Ho qualcosa che non va?”.
  3. Ci fa temere di essere tagliati fuori, discriminati, emarginati, e dunque di essere in pericolo di sopravvivenza. Ci fa pensare che, forse, non siamo più al sicuro nella nostra stessa comunità.

Tutte cose terribili, a ben vedere, è evidente… Ma ti ripeto: si tratta di due piani specifici, quello emotivo e quello del pensiero – mal veicolato, per di più…
Prima di tutto voglio dirti questo: ci sono vari altri livelli in cui esistiamo e viviamo, vale la pena considerarli e “chiedere loro aiuto”, quando emotivamente e a livello di pensiero non riusciamo a “funzionare” tanto bene 😉

Secondo: tutto ciò che sentiamo con le emozioni e tutto ciò di cui mentalmente ci convinciamo non corrisponde alla realtà oggettiva. Si tratta di verità, certo, ma esclusivamente soggettive; e che, in quanto tali, possono anche essere modificate in qualsiasi momento, se lo vogliamo.

La condizione di contagiato dal punto di vista spirituale

Operato un certo distacco dalle emozioni e dai pensieri, una volta che ci siamo sufficientemente disidentificati da tutto questo materiale, possiamo andare oltre. Possiamo emanciparci dalle nostre stesse catene interiori e iniziare ad avere una visuale più ampia.
Ti faccio soltanto una serie di esempi. Prendili in considerazione così come ti viene, liberamente. Ma prendili in considerazione e ascoltati, mentre li leggi. Senti quello che percepisci a livello di vibrazione.

Spiritualmente, potrebbe essere che…

  • … il Coronavirus sia un modo attraverso cui Madre Natura ci sta indicando uno o più limiti che dobbiamo stare attenti a non superare più. Sull’inquinamento, per esempio, così come su tante altre questioni.
  • Potrebbe essere che ci stia arrivando una preziosissima opportunità per vivere la nostra fragilità tipicamente umana, e per scoprire che degli altri possiamo fidarci. E che a loro possiamo affidarci, anche, al bisogno!
  • Magari ci sta ricordando che, su questo piano terreno che tutti abitiamo, esiste la morte. E che sarebbe il caso di tenerlo presente, per poter vivere al meglio il tempo che ci è dato vivere.
  • Il Coronavirus potrebbe essere l’occasione tanto desiderata per riscoprire le cose e le persone davvero più presenti e importanti per noi, nel nostro cuore. Per trovare una nuova bussola interna, più “funzionante” di quella che usavamo prima, per orientarci nelle nostre decisioni quotidiane.
  • Potrebbe essere addirittura l’opportunità di ricollegarci al nostro corpo, alle nostre emozioni più ancestrali e, chissà, anche a Dio!

Vedi, questi sono solo alcuni esempi che sono venuti in mente a me. Sicuramente il Coronavirus può avere tanti altri significati, dal punto di vista spirituale. Ma senti come già solo il semplice fatto di aver ampliato la visione, di aver aperto le braccia a uno spazio più espanso, ti dà più spazio (e respiro!) anche dentro?
Prova a chiudere gli occhi e a sentirlo; proprio nel tuo petto, in come respiri…

Cosa rappresenta, quindi, un contagiato?

Ecco, in questa nuova ottica cosa rappresenta il contagiato, se non il portatore di tutte queste preziosissime opportunità e prese di coscienza?
Un personaggio scomodo, forse, ma che giunge per illuminare laddove magari c’è veramente troppa ignoranza… E su questioni talmente importanti…!! Non ti sembra?

Cosa voglio dire?
Che, nel caso in cui sospetti di essere un contagiato, non devi pensare male di te, infilarti in mille tunnel paranoici fatti solo di paure, angosce e brutti pensieri. Prova a vederla da un altro punto di vista. Prova a credere che questa pandemia sia solo l’ennesimo stratagemma (geniale, non c’è che dire!) che Dio e Madre Natura hanno escogitato per farci scoprire delle cose importantissime dell’esistenza.
Scoprirai anche che senza il contagiato tutto ciò sarebbe stato impossibile. E che, anzi, è proprio lui il principale veicolo di ogni nuova esperienza e saggia lezione che siamo chiamati a vivere…

Va meglio, così? 🙂

Ilaria Cusano

Coronavirus: cosa fare se si sospetta di essere contagiati

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