Cambiare vita: frasi belle sulla vita per mantenere la rotta anche nella burrasca
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Cambiare vita, frasi belle sulla vita: il mio destino e le mie arti 🙂
Oggi ti racconto una storia; una storia di cambiamento radicale, di pazzia forse, sicuramente di moto controcorrente ma decisamente felice ☺
Già, perché sebbene ultimamente io abbia preso delle decisioni forti, difficili e per certi versi assai faticose, fisicamente ed emotivamente, non solo non me ne sono pentita, ma ogni giorno mi rendo sempre più conto del fatto che in alcuni momenti della vita serve un gesto netto, deciso e significativo. In questa tempesta, alcune frasi belle sulla vita, il loro messaggio e la saggezza di cui sono portatrici, mi hanno aiutata enormemente a mantenere la rotta e non perdermi, anche laddove all’orizzonte c’era la più nera burrasca.
Per cambiare vita mi ci è voluta innanzitutto una presa di coscienza, di cui la mia voce interiore continuava a ricordarmi
Per me è sempre stato chiaro, anche quando i miei mi ripetevano di continuo che dovevo accontentarmi, che la vita è fatta di piccole cose, e che è inutile puntare in alto perché in alto ci arrivano solo i ladri; ho sempre riconosciuto chiaramente che queste erano le loro credenze, non le mie. La mia strada consisteva proprio nel cambiare vita, invece.
Anzi, il verbo “accontentarsi” non fa proprio parte del mio vocabolario;[inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=”null”] la mia vita non è fatta di piccole cose, ma del magnifico e grandioso disegno che le tiene unite tra di loro[/inlinetweet]; e, per me, puntare in alto è spontaneo, naturale e irremovibile com’è dormire quando si ha sonno ed espirare dopo aver inspirato.
Parlo della mia famiglia di origine perché è stata proprio quella la mia decisione più difficile: allontanarmi drasticamente da lei, sotto tutti i punti di vista. Ma per cambiare vita ho dovuto farlo, e questo sta facendo bene a tutti, proprio tutti.
Per quanto possiamo imparare e trovare lati positivi nelle situazioni, alcune famiglie e relazioni sono semplicemente malate, non disfunzionali e basta, ma davvero malate, e in circostanze del genere abbiamo più o meno 2 opzioni:
1) dedicare la vita a curarle – e non è decisamente la mia strada, pur ammirando moltissimo chi lo fa;
2) allontanarsene, benedicendole con compassione e gratitudine – questa è la mia! ☺
Tante persone non credono nel destino
Io sono dell’idea che [inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=”null”]possiamo essere gli artefici del nostro destino solo se accettiamo di avere in mano alcune carte (e non altre), e giocarle[/inlinetweet].
La mia esperienza è questa: ogni volta che ho tentato di convincermi di qualcosa di diverso da ciò che sentivo, ogni volta che mi sono sforzata di accettare dinamiche e situazioni che mi facevano più male che bene, ogni volta che ho provato a comprendere, accettare o difendere comportamenti e scelte per me di fatto incomprensibili, intollerabili e indifendibili, non ha funzionato – tradivo me stessa per andare incontro a qualcun altro, alle sue esigenze, credenze e aspettative, e questo non è né sano né benefico, per nessuno.
[inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=”null”]C’è un limite oltre il quale l’amore diventa tradimento di sé[/inlinetweet], e io l’ho superato troppe volte per non riconoscerlo.
Le leggi della comunicazione empatica devono essere interpretate nel modo corretto, poiché non hanno intenti autolesionisti
1) che chiunque venga è la persona giusta, a volte, significa che è giusta perché noi impariamo ad allontanarcene, a dirle di no, a dimostrare forza e fermezza verso le tentazioni mortifere che essa rappresenta.
2) Quando comincia comincia può voler dire anche che, se dentro di noi inizia un determinato moto e processo, è bene che sia così, che lo viviamo e assecondiamo, senza opporgli resistenza.
3) Quando è finita è finita – lo sappiamo bene: è inutile cercare di tenere in vita qualcosa che ha esaurito la sua carica ed energia.
Nelle relazioni, dare valore, nutrimento e amore deve essere un rituale quotidiano perché, superato un certo stadio, non c’è più niente da fare. O ci si dedica al rapporto al momento giusto oppure arriva la volta in cui lo si perde – è matematico.
4) Che quello che succede è l’unica cosa che poteva succedere, per me, è estremamente rassicurante!
Io tendo a sentirmi spesso in colpa per quel che faccio, pur sapendo che è la cosa giusta per tutti; quello che mi salva è la fede: la consapevolezza del fatto che non posso capire tutto e il perché di tutto, mentre posso aver fiducia nell’intelligenza insita nella vita stessa, che dirige ogni cosa nella direzione migliore ☺
Termino questa mia condivisione con un celebre passo del caro vecchio Steve Jobs, a cui mi sento molto vicina per varie ragioni; e lo faccio dalla mia nuova casa, nella mia nuova città e regione, dov’è nata la mia nuova famiglia e dove, un po’ alla volta, sta nascendo una nuova Ilaria ☺
[inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=”null”]Non ti sforzare, segui il tuo flusso; vedrai che andrà tutto non bene: ALLA GRANDE![/inlinetweet]
Ilaria Cusano
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