Corsi di formazione: con un life coach eccellente preparati a una sfida – Blog Novel 47

Corsi di formazione: un life coach rischia l’impopolarità per scommettere sulle persone – Blog Novel 47ª puntata

life coach
Ph. by Ilaria Benecchi

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Dopo il seminario sulla cooperazione, Maria aveva lasciato trascorrere qualche giorno prima di farsi di nuovo viva con il gruppo. In modo che i vari moti attivatisi in quell’incontro, che era stato il più impegnativo e critico di tutti, si sedimentassero e rilassassero.

Quando sentì che era giunto il momento opportuno, inviò a tutte le donne una lettera.

Care donne,
dopo il seminario di giovedì, sicuramente stimolata anche dal ciclo mestruale iniziato quello stesso giorno, ho fatto due sogni molto intensi e significativi. Proprio sull’integrazione del femminile!

 

Questi sogni mi hanno guidata nel ritrovare (o ricreare) la via del nostro percorso insieme, dopo il vostro deciso cambio di rotta di giovedì. Mi spiego meglio.

 

La mia responsabilità in questo processo consiste nel farvi esercitare nella concretizzazione. Quindi il mio lavoro – non solo con voi ma con tutti coloro che mi pagano per farlo – prevede di bypassare tutti gli ostacoli interiori ed esteriori che si presentano. E di trovare continuamente una strada, un modo, una possibilità tramite cui far continuare alle persone l’allenamento. L’esercizio concreto delle proprie risorse e potenzialità.

Cambiamenti in corso…

Visto che avevate deciso di concretizzare una giornata insieme e che giovedì, in un modo o in un altro, vi siete tirate indietro. Nella piena fiducia e consapevolezza del fatto che se è andata così era proprio questo il miglior modo in cui poteva andare, prendiamone atto e rimettiamoci in cammino.

 

Concretamente, il vostro compito per il 9 ottobre – non dovete mandarmelo prima ma dovete portarlo il 9, stavolta tutte quante, nessuna esclusa – è il seguente: preparare un piano d’azione. Un piano individuale volto a far progredire un ramo specifico del vostro attuale lavoro nell’arco del prossimo mese, dal 10 ottobre al 9 novembre.

 

In particolare, per alcune di voi che si sono già assunte un impegno con l’associazione in cui io stessa lavoro – il che mette in moto una grande quantità di energia ma allo stesso tempo richiede una motivazione forte, da coltivare giorno dopo giorno – il compito riguarderà proprio questo. Per promuovere al massimo le probabilità di successo delle loro iniziative, per il bene loro e dell’associazione stessa. Sto parlando di Kore e Vestia.

Responsabilità e opportunità

Kore dovrà mettere a punto una strategia da portare avanti per un mese finalizzata a far decollare le sue

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Ph. by Ilaria Benecchi

sedute individuali. Il suo studio ormai è quasi perfetto quindi i tempi sono maturi. Vestia invece dovrà concentrare il suo lavoro sul laboratorio di fotografia creativa, che effettivamente è in programma per il 26 ottobre (prima della nostra scadenza), ma che se funzionerà molto bene o, se al contrario non si farà per carenza di iscrizioni, pioggia e mancanza di un luogo chiuso, potrà essere riproposto anche il 16 novembre.
PS. Vestia, hai già due iscritti!

 

A tutte: questo io intendo per il focalizzarsi su un ramo specifico del proprio lavoro: scegliere un’attività precisa e nutrire quella in modo sistematico e continuo. A proprio modo ma con intenzione e strategia.

Parti da te e da chi sei veramente

 

Siamo donne e siamo creative, quindi concedetevi questa libertà e ampiezza. La vostra strategia deve consistere in un piano che potete veramente portare avanti e che vi faccia bene. Che vi stimoli la gioia, l’entusiasmo, la voglia di vivere e la vitalità!

 

È inutile che io mi prefigga di lavorare al computer tutti i giorni per quattro ore, se quello che in verità ho intenzione di fare è andare a camminare ogni mattina! Ha più senso che il mio piano consista nel parlare del mio lavoro con almeno una delle persone che incontro camminando, una volta al giorno per un mese. È un ottimo esercizio e una promozione fantastica! E per di più gratuita! (Questo potrebbe essere utile per Vestia).

 

Allo stesso tempo (questo potrebbe riguardare Kore) mi prenderei in giro da sola se mi dessi l’esercizio di fissare un appuntamento al giorno con dei potenziali promotori delle mie attività, se so che sono pigra e preferisco stare al tablet. Tanto vale che io mi inventi un piano che passi attraverso l’uso del tablet!
In sostanza, [inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=””]partite sempre da chi siete veramente (nel bene e nel male) e mobilitate quello[/inlinetweet], ma con coscienza e strategia.

Solo idee vs progetti realmente in cantiere

 

Io ho fatto degli esempi concreti di ciò che vi sto chiedendo di fare, prendendo come spunto le richieste specifiche che ho previsto per Vestia e Kore, ma quello che ho inteso e descritto vale per tutte.
Con le altre al momento non ho niente di personale in ballo, quindi obiettivamente non so a cosa vi stiate dedicando nella quotidianità, né ho degli interessi in comune, visto che non condividiamo alcun impegno. Se, quindi, avete dei dubbi su come decidere su cosa focalizzarvi, chiamatemi o scrivetemi, e io vi dirò se ciò a cui avete pensato effettivamente risponde a ciò che io vi sto chiedendo.

 

In allegato a questa e-mail troverete un file che vi faciliterà il compito; usatelo.
Se avete già fatto un piano – come potrebbe essere per Diana e Juno – e l’avete messo all’opera in modo sistematico, semplicemente mettete per iscritto la vostra strategia e il vostro programma di un mese: condividendolo lo rafforzerete, offrendo allo stesso tempo un ottimo esempio alle altre.

L’ispirazione

 

Il secondo compito invece è il seguente: scegliete una canzone da cantare nel gruppo. Una che già

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Ph. by Vidiskribi

conoscete o una nuova; ripassatela, imparatela bene e venite pronte per cantarla, col supporto di un cd o un mp3 se lo preferite, oppure a cappella, come vi pare.
L’importante è che sia una canzone che funziona bene per attivare il vostro spirito nell’intento del percorso che avete scelto! Vi deve stimolare positivamente, gasare, far sentire vive ed entusiaste di chi siete e del lavoro che avete scelto per voi.

 

[inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=””]Per essere leader di se stesse bisogna imparare a buttarsi, a rischiare sulla propria pelle[/inlinetweet], a metterci la faccia, a perderci la faccia (perché ogni tanto capita, è sicuro!) e a mantenersi comunque abbastanza vive e fiduciose da continuare giorno dopo giorno a puntare su di sé! A questo servirà la canzone.
Stavolta io vi sfido, perché è l’ultimo incontro e ci tengo: questi due compiti sono il requisito essenziale per partecipare al seminario sulla leadership condivisa; chi non ne fa anche uno soltanto non potrà partecipare all’ultimo seminario, quindi mi raccomando, attivatevi!

Lo spirito di un buon lavoro

PS. Lo spirito non dev’essere quello della performance e del dover dimostrare qualcosa a qualcuno, che alcune di voi hanno mobilitato giovedì scorso; deve essere quello di giocare, divertirsi, recitare un personaggio e prendersi tanto alla leggera e allo stesso tempo tanto seriamente quanto fanno i bambini quando giocano – questo è essere leader nel proprio lavoro.

 

È tutto chiaro?
Rispondetemi per dirmi che avete ricevuto, per favore.
Un abbraccione e in bocca al lupo!
Maria

PS. In questo sito trovi le mie attività dei primi 7 anni da Coach online (e imprenditrice digitale) – dal 2015 al 2021. Tutte le più nuove e performanti create a partire da fine 2021, invece, sono nel nuovo sito: www.ilariacusanoacademy.com Ci vediamo di là!

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