
Il senso della vita, nelle sfide, ti appare più chiaro – Blog Novel 48ª puntata
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Maria inviò la mail e temette la risposta.
Ciò nonostante, era sicura di aver scelto l’atteggiamento migliore, per quel momento. E fu fiera di sé perché si riconobbe in grado di metterlo in atto malgrado le proprie paure, vergogne e remore personali.
I feedback, in verità, con suo grande sollievo si rivelarono positivi – in un paio di casi furono addirittura entusiasti!
Il comportamento sfidante di Maria aveva colpito nel segno, dando il giusto stimolo alle più motivate, e facendo suonare un campanello d’allarme nelle più titubanti.
La tendenza di Maria è a rimanere perplessa, quando si trova di fronte all’atteggiamento procrastinante. A persone che decidono di rimandare le decisioni importanti, nell’illusoria convinzione di potersene occupare più in là.
Ora penso allo stipendio, tanto per occuparmi della mia vocazione avrò tempo.
Adesso mi godo questa relazione, tanto poi, semmai arriverà la mia anima gemella, la riconoscerò.
Ora mi compro questa casa, come i miei continuano a suggerirmi, almeno potrò dare un senso al fatto che tutti i giorni porto avanti una professione che detesto – arriverà il momento in cui me ne libererò.
Il senso della vita diventa palese al cospetto della morte
In verità, [inlinetweet prefix=”” tweeter=”via @IlariaCusano” suffix=””]il tempo che si immagina di avere in un futuro indefinito non arriverà mai[/inlinetweet]; a maggior ragione proprio perché dentro alberga un modo di pensare del genere!
L’anima gemella non si manifesta, finché non siamo noi a credere nella sua esistenza, a fargli spazio nella nostra vita e a chiamarla a noi.
Il momento in cui saremo liberi di dedicarci alla nostra vera passione, vocazione e missione non giungerà mai, finché continuiamo a dare la priorità a delle false urgenze, finché fuggiamo dalle nostre vere responsabilità, che non sono lo stipendio, l’affitto o la macchina più grande, ma la nostra voce interiore, ciò di cui la nostra anima ha bisogno, e ciò di cui abbiamo bisogno noi per sentirci vivi e felici – queste sono le vere responsabilità, anche nei confronti di eventuali figli.
Oggi spendiamo enormi quantità di energie a parlare di denaro, pensioni e posto fisso, senza renderci conto del fatto che tutto ciò è diventato una specie di fissazione morbosa che impedisce di vedere oltre, e di chiederci
Sto creando valore nella mia vita?
Impiego con amore il tempo limitato che ho a disposizione?
Sto lasciando a chi verrà dopo di me un mondo migliore?
Soldi, economia, politica, macrosistemi di cui abbiamo a mala pena un’idea vaga: con le nostre credenze e la nostra energia psichica usata male, ogni giorno continuiamo a trasformare un organismo astratto come la finanza in una sorta di dio sceso in terra, una vera e propria ossessione che diventa una barriera potentissima, che ci impedisce di andare dritti al punto.
In questo modo, ci salvaguardiamo dalla giusta crisi che dovremmo affrontare, che non è quella economica, ma quella che nascerebbe scorgendo ciò che si nasconde dietro i nostri morbi collettivi: la distrazione rispetto al vero senso della vita.
Il senso della vita non è produrre o fa aumentare il PIL, ma creare, condividere, amare
Che senso ha, in sé, una vita trascorsa ad accumulare i soldi per pagare l’affitto, acquistare un’automobile o avere una casa?
Queste sono distrazioni, che ci consentono di rimandare la responsabilità di domandarci chi siamo e cosa vogliamo fare della nostra vita. Evitando questi interrogativi ci teniamo eternamente adolescenti, facendo il danno di andare a votare e di fare dei figli, però.
Che senso ha usare i figli come alibi per la propria paura, vigliaccheria o irresponsabilità?
Non sarebbe più bello dar loro un esempio di coraggio, dignità e passione, invece di mostrarsi come individui ossessionati dallo stipendio e dagli status simbols?
Che senso ha rimandare una scelta fondamentale, quando tutti sappiamo che potremmo morire in qualsiasi momento?
Non è più intelligente e benefico usare la vita che ci è stata donata per celebrare la nostra gioia, i nostri talenti e la bellezza che sorge, quando ci sentiamo vibranti e pieni, trasmettendo questa sensazione anche a tutti coloro che ci circondano?
Ilaria Cusano
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