
Blog Novel by Mamma Fenice*, 6ª puntata – Sfide, amici e nemici
Sfide
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Mi trovo impegnata coi miei tre bimbi piccoli, tutti con problemi di irritazioni da pannolini, svezzamento, gelosie e mille altre storie che chi ci è già passato conosce bene.
Confronto i miei dubbi con altre mamme, nuove ma soprattutto vecchie; scopro che, nel tempo, le domande sono sempre le stesse. Forse una volta si confidava di più nel passaparola, nell’aiuto dei vicini, nella conoscenza popolare. Mi piace questo far rete di conoscenze. Lo sento mio. Lo voglio.
La sfida principale, per me, è stata riuscire a fare rete partendo da una posizione geografica relativamente isolata. Cioè, senza macchina e sempre più o meno con 4 km di cammino davanti; con bambini, passeggini e il mondo da portarsi appresso.
Sfida secondaria ma non troppo: lasciare un mondo ai figli. Quindi capire quali sono i comportamenti ecologici migliori da coltivare, quali quelli solidali da promuovere, e come trasmettere questa voglia ricerca e cambiamento agli altri.
Vorrei cambiare il mondo che è intorno a me, ma per farlo ho bisogno che anche chi mi circonda ci creda e lo faccia insieme a me.
Amici
In questa ricerca di comportamenti accettabili e sostenibili, tramite la rivista Altra Economia vengo a sapere del gruppo dei cosiddetti bilanci di giustizia. Li cerco, li trovo e mi organizzo per andare a incontrare quelli più vicini, a 30 km. Ci sono riunioni mensili con obiettivi mirati che sento miei; ma non mi basta.
Loro mi danno la carica: trovarsi con famiglie con obiettivi simili mi fa sentire nel giusto, mi fa sperare che ce la si può fare.
Trovo nella la rete di conoscenze altri che hanno intenzione di far nascere un gruppo di acquisto. Nel giro di un paio d’anni ci riusciamo: lo creiamo e facciamo partire.
Non mi basta ancora.
Trovo anche anime simili che hanno piacere di incontrarsi e discutere dei temi che ci stanno a cuore: a casa mia iniziano dei ritrovi mensili tra un gruppo che discute di spreco di risorse, economia famigliare, riciclo, scambio, trasmissione di valori.
Amici sono le persone con cui stiamo bene, che ci sostengono senza neanche saperlo, che hanno i nostri stessi valori: persone che per noi ci sono.
Nemici
Ovvio che non poteva filare tutto liscio; arrivano degli ostacoli burocratici, fiscali, logistici.
La cosa che mi sconcerta di più è l’ottusità di certa gente.
So che mettermi su un piedistallo non funziona; non si può andare dalle persone a dire
Si fa così; è questo è il comportamento migliore.
Gli altri non ci seguono e a ragione.
Se, per esempio, sono arrivata a cercare alimenti sfusi per non inquinare con i contenitori, non posso pretendere di imporlo agli altri; mi diventano nemici, non mi ascoltano più. Posso parlare di cose diverse, ma i nemici mi hanno etichettato come “utopia-irrealizzabile” e non mi ascoltano più, qualsiasi cosa io dica.
È una scoperta sconvolgente che cambia totalmente il mio modo di pormi agli altri.
Quando abbiamo un sogno, quando finalmente troviamo qualcosa che abbiamo cercato a lungo e che ci migliora la vita, dobbiamo cercare di comunicarlo in modo tale che sia di aiuto agli altri.
Scoprire che a loro non importa è spiazzante, ma spesso succede.
Per fare in modo che mi ascoltino, quindi, per avere ancora amici, perché la mia rete si ampli, comincio a escludere le scelte estremiste: proseguo col mio percorso di cambiamento e cerco di far riflettere gli altri che mi circondano, di condurli in un percorso in cui siano loro stessi a scoprire che è necessario cambiare alcuni atteggiamenti.
Nemici per me sono quelli che non mi ascoltano affatto, che non sentono, che sono chiusi in loro stessi e sono gusci impenetrabili, refrattari all’empatia. Quelli con cui non vorrei avere niente a che fare perché mi fanno stare male.
Mamma Fenice
*Questo blog novel è un racconto tratto dal percorso Il Viaggio dell’Eroina

